Piccole rane crescono

Di rientro dai Mondiali Juniores incontriamo Benedetta Pilato (foto ©G.Scala/Deepbluemedia), che può finalmente tirare il fiato dopo una stagione che definire incredibile è riduttivo.

Nuoto•com: Che effetto fa un oro mondiale giovanile dopo avere provato il podio di Gwangju? E in generale, come è cambiato il tuo approccio all’attività giovanile da quando sei diventata un’atleta di livello assoluto?

Benedetta Pilato: Conquistare la medaglia d’oro ai Mondiali giovanili è stato bellissimo nonostante un risultato cronometrico non dei migliori. Paragonato all’argento di Gwangju potrebbe sembrare un risultato inferiore, ma in realtà stiamo comunque parlando di un titolo mondiale. Il mio approccio alle gare giovanili è sempre lo stesso, sono ancora “piccola” e il mio ambiente è questo, non mi sento cambiata.

NPC: Sei un’atleta molto giovane ma tecnicamente matura e che ha dimostrato grande solidità psicologica. Questa precocità si manifesta anche in allenamento, nel senso che vuoi essere coinvolta nella scelta delle esercitazioni o ti affidi completamente all’allenatore?

BP: Io e il mio allenatore discutiamo sempre del contenuto degli allenamenti, ma non voglio avere voce in capitolo perché mi fido ciecamente di lui. Se qualche esercitazione non mi riesce ne parliamo insieme e valutiamo eventuali correzioni.

PILATO BENEDETTA ITA
FIN 56 Trofeo Sette Colli 2019 Internazionali d Italia
21/06/2019
Stadio del Nuoto Foro Italico
Photo © Andrea Masini, Deepbluemedia, Insidefoto

NPC: Quanto hanno influito i successi sportivi nella tua vita di tutti i giorni? In particolare, come riesci a conciliare impegni sportivi e scolastici? E che percorso di studi pensi di seguire?

BP: La mia vita quotidiana è rimasta la stessa. Ovviamente c’è molta più gente che fa il tifo per me, che mi ferma per strada per complimentarsi, ma io continuo a frequentare le stesse persone e a divertirmi insieme agli stessi amici.
Io nuoto da quando sono piccola e grazie ai miei insegnanti sono sempre riuscita a organizzarmi: i professori mi aiutano e fanno il possibile per conciliare l’attività didattica con i miei impegni agonistici, evitando di fissare compiti e interrogazioni quando sono via per le gare. Anche il mio allenatore mi aiuta, modificando gli allenamenti in base ai miei impegni scolastici.

NPC: Quali sono le atlete e gli atleti, anche di altre discipline, che maggiormente ti ispirano?

BP: Non saprei rispondere, onestamente non seguo altri sport e per quanto riguarda il nuoto non vorrei fare torto a nessuno.

NPC: Quanto tempo al giorno dedichi ai social? Te ne occupi personalmente o sei aiutata da qualcuno?

BP: Poco tempo, prevalentemente nei momenti morti della giornata, ad esempio nel tragitto dalla scuola alla piscina. Gestisco i miei account autonomamente.

NPC: C’è qualcosa che vuoi aggiungere per i lettori di Nuoto•com?

BP: Grazie per questa intervista, e alla prossima!

Si ringrazia Davide Pontarin per la preziosa collaborazione

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