Janos Weißmüller

un migrante.

Johnny Weissmuller, prima di essere il più famoso nuotatore americano della sua epoca, era stato Janos Weißmüller, un migrante. Era stato un migrante di quelli poveri. Quelli che arrivavano in America portati da genitori inconsapevoli che lasciano tutto per inseguire speranze prive di fondamento. Quei migranti che a noi non piacciono: quelli che arrivano sporchi, che hanno addosso cattivi odori, che accettano di salire su navi scassate, stando schiacciati per giorni e giorni, aggrappandosi alle poche cianfrusaglie che riescono a portarsi dietro per sentire un po’ di odore di casa. Petrus ed Elisabeth, i suoi genitori, lo avevano portato via così da Szabadfalu, un paesino dell’impero austroungarico, dove era nato il 2 Giugno del 1904. Un paesino che oggi si troverebbe in Romania, alla periferia di Timisoara,  città importante di quella nazione, ma anche oggi considerato periferia di quel mondo che noi chiamiamo progredito. Szabadfalu dopo la grande guerra sarebbe diventato Freidorf, che in tedesco significa “Villaggio libero”, perché il mondo era cambiato e aveva pensato che non si poteva più vivere tutti insieme, ma ognuno nella propria nazione.  Quando nacque Janos, invece, in quei posti ci stavano Ungheresi, Serbi, Romeni, Tedeschi e naturalmente Zingari. Tutti servivano lo stesso imperatore, che in fondo in fondo gli sembrava essere un padre.

I genitori

Il padre di Janos era un lavoratore a giornata, un uomo cordiale, ma uno spiantato. Uno che non sapeva stare al mondo, di quelli che si perdono ma continuano a sognare la grande occasione. Era stato capitano dell’esercito di Cecco Beppe e proprio durante il servizio militare, per un caso del destino, aveva conosciuto Elisabeth Kersh e l’aveva sposata. Entrambi erano d’origine austriaca. Si erano conosciuti in chiesa, nella stessa chiesa dove Janos fu battezzato cattolico, pochi giorni dopo la sua nascita. Nell’autunno del 1904 Petrus Weißmüller, il visionario spiantato, riuscì a sconfiggere Elisabeth, la realista coi piedi per terra e così la famiglia decise di lasciare tutto il loro mondo per affrontare il sogno americano.

Il viaggio

Il 26 Gennaio del 1905 i Weißmüller arrivarono ad Ellis Island, la gioia e la pena degli immigrati che arrivavano da tutto il mondo nell’inferno/paradiso di New York. Avevano fatto un viaggio di dodici giorni sulla nave Rotterdam, partita dall’Olanda, buttandoci dentro tutte le loro risorse. Elisabeth, come era giusto fosse, era piena d’insicurezza e di paure. Scriveva alla mamma: ” Non so come sarà  mamma. Sarò occupata a prendermi cura di Petrus e Janos. Forse lavorerò da qualche parte. Petrus parla di vivere a Chicago per un pò. Ha dei cugini da qualche parte. Spero che le cose andranno bene per Petrus. E spero che Janos abbia una vita che renderà orgogliosi suo padre e me“.

Peter ed Elizabeth, 27 e 24 anni, erano in America senza sapere quasi niente di ciò che avrebbero fatto. Con sé avevano tredici dollari e cinquanta centesimi, pochi oggetti portati da casa e un fagottino di pochi mesi appresso, su cui riponevano speranze incommensurabili.

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