Barelli: “Sport non protetto come cinema e teatri, perché?”

Non va per il sottile Paolo Barelli, di fronte alle sempre più insistenti voci che vorrebbero il governo intenzionato a sospendere nuovamente l’attività di piscine, palestre e centri sportivi. Il presidente Federnuoto così ha dichiarato all’ANSA:
Il governo pare abbia l’intenzione di tenere aperti teatri e cinema oltre a bar e ristoranti: una notizia positiva in quanto sono attività importanti per il paese. Ma non si capisce perché tra i ministri e i membri del Comitato tecnico scientifico c’è chi pretende di chiudere palestre, piscine e gli impianti sportivi in genere, dove, come noto, vengono garantiti con perizia i protocolli antivirus indicati dalle federazioni nazionali e concordati con il ministero competente.
Sembra che ci siano ministri di maggior peso rispetto ad altri che proteggono le categorie di attività di propria competenza a discapito di altre. Se così fosse, e voglio credere che non lo sia, sono sicuro che lo sport reagirebbe con forza.
Oltre alla beffa di aver speso ingenti somme per adeguare gli impianti sportivi alle esigenze anti Covid se ne aggiungerebbe ora una seconda: farli chiudere impedendo agli atleti e ai cittadini in genere di praticare sport in sicurezza.
Se il governo vuole imporre il lockdown al paese lo faccia, ma non mettendo immeritatamente sul libro nero le attività sportive organizzate per lo più da società dilettantistiche nei propri impianti che garantiscono, in piena sicurezza, la salute a tutti i cittadini e non solo ai campioni.
Non resta che attendere la diretta del presidente del consiglio dei ministri Giuseppe Conte, fissata per le 18.00 di questa sera per sapere se l’appello avrà avuto successo.
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