Un comitato per il nuoto nelle acque del Tevere.

Il nuoto ginnastico ebbe anche progetti più ambiziosi della semplice organizzazione di gare. Nel 1890, per esempio, la Federazione Ginnastica istituì un “Comitato per il nuoto nelle acque del Tevere“, con lo scopo di assegnare premi annuali a chi organizzava gare di nuoto.

Fu il cavalier Guglielmo Ricci, l’uomo che aveva presieduto la Società Romana di nuoto, a finanziare l’iniziativa con seicento lire.

Scuola natatoria.

I soldi però non restarono lì. Ad un certo punto finirono in un fondo che sarebbe servito a istituire una Scuola Natatoria nelle acque del Tevere. La scuola fu affidata a Guglielmo Grant, presidente della Canottieri Tevere, a Pio Barucci, Romano Guerra, Pietro Testori e Rodolfo Buti.

Un Comitato Nazionale per il nuoto.

La scuola natatoria arrivò ad addestrare centocinquanta nuotatori. Per l’epoca era qualcosa di sostanziale, dato che pochissimi sapevano nuotare. Nel 1890 l’istituzione ebbe un’evoluzione importante diventando “Comitato Nazionale per il nuoto”. Quell’anno, infatti, dieci società ginnastiche su settanta esistenti, praticavano ufficialmente il nuoto. Erano la Società Ginnastica Alpina Pistoiese, la Società Ginnastica e Scherma di Cesena, la Società Ginnastica di Fiorenzuola, la Società Ginnastica Roma, la Società Ginnastica “Laziale”, le Associazioni Croce Bianca e Croce Oro sempre di Roma, l’Associazione Ripana di Ginnastica, la Società Ginnastica di Monterotondo e naturalmente la Società Ginnastica di Torino.

La cosa avrebbe potuto benissimo avere un seguito importante sviluppandosi in una vera federazione di nuoto.

Sezioni nuoto

Invece le cose presero un’altra strada. La spinta verso qualcosa di più venne meno e il Comitato per il nuoto, nel 1896, interruppe la sua attività. L’attività del nuoto ginnastico però continuava a esistere. La Federazione per incentivarla raccomandò l’istituzione di sezioni “Nuoto” per le proprie affiliate. Molte, infatti, ci avevano creduto. Prima fra tutte fu la famosa società Ginnastica Cristoforo Colombo di Genova, che per il primo centenario della bandiera italiana, nel 1897, organizzò un Concorso Nazionale di Educazione Fisica con annesse gare di nuoto.

Gare

Le gare in programma si svolsero sulla distanza dei 100 metri. I concorrenti erano divisi in due categorie. La prima divisione comprendeva giovani tra i 14 e i 16 anni. La seconda divisione  nuotatori d’età superiore. Un sorteggio stabiliva la composizione delle batterie. Si partiva ad intervalli fissi.

La regola generale della gara era semplice. Diceva: ” é facoltativa qualunque maniera di nuoto; colui però che durante la corsa si ferma, si regge o si appoggia a qualsiasi oggetto, o molesta gli altri, o si fa allenare, viene dichiarato fuori gara e perde il diritto al premio.”

Giuria

Una giuria di sette persone presiedeva al tutto. Un’addetto era alla partenza, uno a controllare metà percorso e cinque dovevano stare all’arrivo. Uno di questi era il medico.

Vinceva naturalmente chi otteneva il tempo più basso. In caso di pari merito, però, il premio sarebbe stato deciso dalla sorte.

 

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