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World Aquatics. Via libera al ritorno alle competizioni per russi e bielorussi.

Parteciperanno come atleti neutrali, potranno gareggiare solo individualmente, nessuna staffetta, niente inno, niente divisa, niente interviste ed altro ancora.

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Dopo oltre un anno e mezzo di esclusione (marzo 2022) dalle competizioni dei nuotatori russi e bielorussi, conseguente all'invasione russa in Ucraina, World Aquatics ha comunicato che gli atleti di queste due nazioni potranno tornare alle competizioni internazionali inquadrati come "Atleti Neutrali" e potranno gareggiare solo individualmente nella misura di massimo un atleta per ciascun evento previsto dal format della manifestazione oggetto della partecipazione. La prima opportunità di tornare a competere nel circuito internazionale potrebbe coincidere con le tre tappe della Coppa del Mondo in programma nel mese di ottobre a Berlino, Atene e Budapest. Resta invece ancora tutto da definire  il discorso relativo alla partecipazione alle Olimpiadi di Parigi.

Il presidente di World Aquatics Husain Al Musallam

"World Aquatics riconosce la dedizione, l'impegno e il talento degli atleti, indipendentemente dalla loro nazionalità. Nonostante le sfide che stiamo affrontando sulla scena internazionale, riconosciamo la nostra responsabilità di promuovere un ambiente competitivo, equo e inclusivo per ogni concorrente".

Seguono alcuni dei principali criteri stabiliti da una task force istituita da World Aquatics nell'aprile scorso in seguito alle raccomandazioni inviate dal Comitato Olimpico Internazionale alle federazioni internazionali nel mese di marzo per re-introdurre gli atleti russi e bielorussi.

  • Gli atleti e lo staff di supporto possono partecipare alle competizioni solo a condizione che rispettino tutti i regolamenti di World Aquatics, non abbiano alcun contratto o accordo in essere con l'esercito russo o bielorusso o altre agenzie di sicurezza nazionale e non abbiano sostenuto la guerra in Ucraina in "qualsiasi forma di espressione verbale, non verbale o scritta". World Aquatics ha nominato un panel per verificare che atleti, allenatori e funzionari non abbiano mostrato alcun sostegno alla guerra, tramite dichiarazioni, post sui social media o preso parte a manifestazioni pro-guerra.
  • Le bandiere di entrambi i paesi non possono essere utilizzate,  gli atleti saranno identificati attraverso la bandiera World Aquatics, medesima condizione per gli inni nazionali, per qualsiasi cerimonia che riguardi Russia e Bielorussia sarà utilizzato l'inno di World Aquatics.
  • Gli atleti sono tenuti a indossare divise di colore bianco, non sono ammessi eventuali segni distintivi della propria nazione.
  • Gli atleti non potranno partecipare alle conferenze stampa e/o essere intervistati nella mixed zone.
  • Saranno implementati ulteriori protocolli antidoping, tra cui un "Programma antidoping mirato" con test specifici, indagini approfondite e un attento monitoraggio del passaporto biologico dell'atleta.

Condizioni piuttosto rigide che potrebbero essere rifiutate dagli organi di governo del movimento sportivo russo e bielorusso,  nei giorni scorsi Alexander Popov si era espresso con i media sottolinenando la sua contrarietà alla neutralità sportiva, al momento nessuna dichiarazione ufficiale da parte della federnuoto russa e bielorussa.

Nonostante il 67% degli atleti intervistati da World Aquatics siano a favore del reintegro, esiste un significativo movimento contrario.

Il presidente del Comitato Olimpico Internazionale, Thomas Bach , ha dichiarato che il fattore determinante per valutare la partecipazione di russi e bielorussi ai Giochi di Parigi del 2024 sarà il modo in cui gli atleti si comporteranno nel corso delle competizioni internazionali.

Thomas Bach

"È troppo presto per trarre conclusioni finali ... abbiamo la responsabilità di non punire gli atleti per gli atti del loro governo ... In questo momento è importante monitorare la situazione ed osservare se le regole e le condizioni vengono rispettate da tutti.

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