Anche Mel Marshall per “Save The Friary”

La scorsa settimana Adam Peaty (segue articolo a fondo pagina) ha invitato le autorità di Lichfield a prendere seriamente in considerazione le conseguenze di una eventuale chiusura del Friary Grange Leisure Centre che ospita l’unica piscina cittadina dove si allenano i bambini del Lichfield Swimming Club (vedi foto sotto),  si unisce a sostegno della campagna “Save The Friary”  anche Melanie Marshall, sua allenatrice e tecnico federale della British Swimming, nonché ex atleta di altissimo livello fino al 2008.

Questa alcune dichiarazioni di coach Melanie Marshall.

“È estremamente importante che i giovani abbiano la possibilità di praticare lo sport. Tutti gli atleti di alto livello con cui lavoro attribuiscono i loro successi alle opportunità che hanno avuto durante l’infanzia, come ad esempio la comodità di una piscina. Dal punto di vista sociale dovremo incoraggiare i bambini a mettersi in gioco e ad essere attivi, e il nuoto è uno dei modi migliori per farlo. “

Un incontro – si spera risolutivo- è fissato il 7 ottobre, le autorità decideranno in merito al futuro dell’unica piscina di Lichfield.

Leggi l’articolo integrale del BirminghamLive

 

Peaty in difesa della piscina di Lichfield

Adam Peaty ha prestato la propria immagine di campione sportivo per aiutare a tenere aperto l’impianto utilizzato dai giovani nuotatori del Lichfield Swimming Club che dall’aprile del 2020 potrebbero rimanere senza sede per l’impegno di spesa previsto la manutenzione della loro piscina, i cui costi secondo il Consiglio distrettuale di Lichfield risulterebbero eccessivi.

Peaty è venuto a conoscenza di questa problematica dai bambini che hanno preso parte al suo clinic denominato “Adam Peaty Race Clinic” portato in giro per la Gran Bretagna nel mese di agosto al suo rientro dal mondiale di Gwangju, ed ha deciso di dare il suo contributo a “Save The Friary” che è il nome del movimento nato per la difesa della piscina di Lichfield (nella foto sotto l’ingresso dell’impianto).

Contro la chiusura dell’impianto è stata fatta una petizione online che ha raccolto oltre 8.000 firmatari , pare che a fronte di ciò sia stato organizzato ad inizio di ottobre un incontro per valutare una revisione della decisione da parte delle autorità locali, un dèjà vù visto e rivisto accadere più volte anche nel nostro paese.

Adam Peaty ha dichiarato:

“La chiusura di qualsiasi impianto sportivo del paese può avere un impatto devastante sulle comunità sportive locali che si affidano a tali strutture per insegnare e ispirare le generazioni future e insegna loro a rimanere in buona salute.

A volte le chiusure vengono fatte per ragioni economiche, ma invito le autorità a prendere in considerazione tutti i vantaggi di mantenere aperte queste strutture prima di prendere queste decisioni”.

 

 

 

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