Adam Peaty: e quando hai vinto tutto?

Project 56. Qualcosa di impossibile, ma non per lui, sua maestà Adam Peaty. Voleva diventare il primo uomo ad abbattere la barriera dei 57 secondi nei 100 metri rana e ce l’ha fatta. Campione iridato, olimpico, europeo e primatista mondiale, un palmares che probabilmente nemmeno lui avrebbe mai immaginato. Forse, perchè in fondo qualcuno sapeva di avere tra le mani una perla rara: “Ho sempre creduto che ci fosse qualcosa di incredibile in lui. Più vai avanti nel percorso, più si delinea. C’è sempre stata la convinzione che fosse possibile realizzare qualcosa di impossibile. Forse ero ingenua, forse il fatto che sono una sognatrice, ma ciò che ha realizzato negli ultimi 10 anni è incredibile” così la sua guida Melanie Marshall a BBC Sport.

Ma cosa succede quando si vince tutto? Cosa spinge un campione ad andare avanti? Cercare nuovi stimoli, porsi nuovi obiettivi e allo stesso tempo godersi il proprio viaggio. Ecco il ritratto dell’Adam Peaty 2020. Un campione maturo, che ama ciò che fa, che cerca di dare il massimo in allenamento. Il nuoto può diventare logorante, il nuoto è alienante, sta all’atleta mettersi in gioco e trovare delle soluzioni per non annoiarsi mai. Ed ecco che con il supporto della tecnologia, lui, anzi loro, l’hanno trovata. Il duo vincente Peaty-Marshalll sta lavorando molto sulla tecnica con una new entry: un coniglio a LED, come si può vedere sul suo profilo Instagram.

 

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Chasing @the_led_rabbit 🎯 Always good to switch up training styles!

Un post condiviso da Adam Peaty MBE (@adam_peaty) in data: 3 Nov 2019 alle ore 4:42 PST

 

Lo ammette: si sta divertendo, l’entusiasmo è sempre alto. In allenamento rincorre il consiglio luminoso, la nuova frontiera del “virtual training” e in gara si approccia ai 200 metri nel circuito della ISL. Una continua sfida contro sè stesso, per contrastare la routine.

Per me non è più una questione di andare sotto un certo limite di tempo. Puntare a dei tempi è diverso da provare delle sensazioni, ed è qui che entra in gioco la ISL. Sto nuotando i 200 metri per divertirmi, perchè amo ciò che faccio. Non ho mai avuto vibrazioni tali in acqua. Lascerò che i risultati vengano da me. Non li sto più inseguendo io, cercando di diventare Campione olimpico, Campione del mondo e detentore del record mondiale. Per fare il prossimo passo devo puntare alla migliore versione di me stesso, alla versione più felice di me stesso. Ho lavorato il più duramente possibile, per fare in modo che questi risultati arrivino da me.

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