Indennità collaboratori sportivi, Sport e salute al lavoro. Il nodo diecimila euro

Il ministro Vincenzo Spadafora  sulla sua pagina Facebook ha fornito le prime indicazioni sulle modalità di erogazione del contributo una tantum di 600 euro per i collaboratori sportivi.

Dice testualmente il ministro:

Il governo ha creato un fondo di 50 milioni di euro che potrà essere aumentato in base alla richieste che arriveranno. Il provvedimento è rivolto ai collaboratori sportivi, in particolare a quelli che guadagnano compensi al di sotto dei diecimila euro lordi all’anno. Lavoratori che non sono iscritti alla gestione separata INPS o non sono dipendenti.

Ora, a parte il banale conteggio per cui 50 milioni diviso 350mila (numero stimato dei collaboratori sportivi in Italia) fa 142 euro a testa, da queste parole sembra che i destinatari privilegiati saranno i soggetti che meno hanno necessità del contributo, cioè quelli che rimangono sotto alla soglia della fiscalizzazione del compenso, mentre chi realmente vive di sport dilettantistico godrà di uno status differente.

Augurandoci che questa impressione venga smentita, restiamo in attesa delle prime indicazioni operative. A detta del ministro è in via di costituzione un gruppo di lavoro dedicato che dovrebbe fornire le prime indicazioni nella giornata di lunedì 6 aprile.

 

 

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