Nascondersi dietro a un sorriso

Tutti pensano di avere una forza mentale indistruttibile, che disturbi psichici come depressione ansia e dipendenze, solo per citarne alcuni, non potranno mai essere parte della loro vita. E se ci trovassimo di fronte ad una difficoltà di questo tipo? Come reagiremmo?

Consideriamo l’esperienza di Chad le Clos.

Tutto iniziò ai Giochi Olimpici di Londra 2012: il nuotatore sudafricano batté il farfallista più forte di tutti i tempi, Michael Phelps, nella finale dei 200 m. Negli otto anni successivi, le Clos si è dimostrato uno dei nuotatori più costanti al mondo, collezionando numerosi successi. Mai avrebbe pensato che in seguito ad un incidente avvenuto durante la preparazione delle Olimpiadi di Tokyo 2020 sarebbe caduto in depressione.

Ammettere di essere in difficoltà, insieme al coraggio di chiedere aiuto, sono state le parti più difficili per il nuotatore, che inizialmente nascondeva le proprie debolezze.

Solamente un anno dopo, in seguito a una serie di insuccessi dovuti anche al proprio disagio percepito e mai condiviso, le Clos capì di aver “toccato il fondo” e si rivolse ad uno psicologo che lo aiutò ad uscire da questa situazione. Da allora, l’atleta ha seguito una terapia chiamata EMDR (Eye Movement Desensitisation and Reprocessing), che consiste in una cura alla quale i soldati si sottopongono dopo aver subito uno stress post-traumatico, registrando significativi miglioramenti.

La felicità di le Clos era condizionata dai suoi risultati in piscina e non riusciva a liberarsi dalla convinzione che nella sua vita l’unica cosa veramente importante fosse vincere.

Allo stesso modo, nel 2015 Michael Phelps rese pubblici i suoi problemi di salute mentale. All’epoca le Clos era troppo giovane per comprendere che cosa stesse passando il suo avversario. Non poteva credere che il nuotatore più grande di tutti i tempi, dotato di fama mondiale e con il maggior numero di medaglie al collo potesse essere in difficoltà. Mai avrebbe pensato che, pochi anni dopo, si sarebbe ritrovato nella stessa situazione.

Michael Phelps e Chad le Clos sono la dimostrazione che chiunque può essere vittima di malattie mentali.

È fondamentale che se ne parli: per questo, giornate dedicate alla salute mentale, come quella tenutasi lo scorso 10 ottobre, sono occasioni importanti per comunicare alle persone che non sono sole e che possono ricevere l’aiuto di cui hanno bisogno.

Foto ©deepbluemedia

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