Yusra Mardini torna in Siria dopo dieci anni.
Ha rappresentato il primo Team Olimpico dei Rifugiati ai Giochi di Rio 2016 e successivamente alle Olimpiadi di Tokyo 2020. ph: FB Yusra Mardini
/https://distribution-point.webstorage-4sigma.it/nuoto_com-1291/media/immagine/2025/resized/Screenshot_2025_03_17_alle_21_41_31-1822x1212.png)
Yusra Mardini, ex nuotatrice olimpica e Ambasciatrice dell'UNHCR, è tornata in Siria dopo dieci anni, trovando il suo quartiere a Daraya ridotto in macerie, incluso l'edificio in cui viveva con la sua famiglia. Situata nella periferia di Damasco, Daraya è stata ripetutamente colpita dai bombardamenti russi e del governo siriano durante i 14 anni di conflitto.
Nel 2015, Yusra e sua sorella Sara furono costrette a lasciare la Siria. Durante la traversata del Mar Egeo dalla Turchia alla Grecia, il motore del loro gommone si guastò e le due sorelle, insieme ad altri due rifugiati, nuotarono per ore guidando l’imbarcazione in salvo. Questo atto di straordinario coraggio salvò la vita a tutti a bordo e ispirò il film The Swimmers, uscito su Netflix nel 2022.
Dopo aver trovato rifugio in Germania, Yusra ha rappresentato il primo Team Olimpico dei Rifugiati ai Giochi di Rio 2016 e successivamente alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Oggi, oltre al suo impegno per i diritti umani con l'ONU, studia cinema alla University of Southern California.
Il ritorno in Siria è stato un momento toccante per Yusra, che ha visto con i propri occhi la devastazione lasciata dalla guerra. La sua storia è simbolo di resilienza, speranza e determinazione, un esempio di come lo sport possa dare voce ai rifugiati e offrire nuove opportunità di rinascita.
ENTRA NEL NOSTRO CANALE TELEGRAM PER AVERE COSTANTI AGGIORNAMENTI
UNISCITINON PERDERTI NESSUNA NOTIZIA SUL NUOTO ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER