Giornata mondiale dell'Alzheimer: le responsabilità dei tecnici sportivi
Di Paola Contardi
Il 21 settembre si celebra la XXVI giornata Mondiale dell'Alzheimer , istituita per sensibilizzare ed informare la popolazione su questa malattia per la quale oggi non c'è cura.
Abbiamo sostanzialmente due grandi tipologie di malattie neurodegenerative del Sistema Nervoso Centrale: la demenza vascolare (circa il 20 per cento) e la demenza di Alzheimer (circa il 60 per cento).
Ciò che è emerso dalla ricerca scientifica è il ruolo dell'attività fisica : un potente alleato sia nel rallentare la progressione di questo tipo di malattie che nel ridurre la frequenza nella popolazione anziana.
I molti studi effettuati e pubblicati su prestigiose riviste scientifiche internazionali hanno portato l'Organizzazione Mondiale della Sanità a stilare nel maggio scorso le linee guida sulla Riduzione del rischio di decadimento cognitivo e di demenza, inserendo la pratica sportiva aerobica di media intensità per 75 - 150 minuti a settimana come parte integrante della prevenzione per gli Over 65.
Durante l'attività sportiva il tessuto muscolare produce infatti un ormone, l'irisina, in grado di migliorare il metabolismo dei grassi e di proteggere la memoria anche in presenza dell'accumulo di beta-amiloide nelle placche del cervello di chi è affetto da demenza.
Quindi fare sport rappresenta la via maestra per combattere l'Alzheimer!
Un motivo in più per impegnarsi a proporre attività interessanti in linea con ciò che è suggerito dall'OMS per contribuire ad un grande progetto per la prevenzione ed il benessere della popolazione tutta... Perché a soffrire non sono solamente le persone affette da demenza ma anche tutta la famiglia.
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