Ho un figlio atleta, e #iorestoacasa
Seconda parte della lettera aperta di Paola Contardi ad atleti e famiglie
Seconda parte del vademecum psicopedagogico di Paola Contardi per aiutare atleti e familiari ad affrontare positivamente questa inedita situazione di lockdown, gestendone le criticità e cogliendone le opportunità.
Sono ormai sette giorni che tutto si è fermato: niente scuola e niente allenamento. Lavoro, spesa, commissioni, tempo libero in una dimensione inedita e surreale. Figli abituati ad alternare ogni giorno scuola e sport confinati dentro casa. Famiglie intere in casa che fanno fatica a rinunciare alla libertà.
Non è una situazione facile. Vediamo quindi alcune strategie per aumentare la resilienza.
Organizziamo la giornata
Anche se dobbiamo rimanere a casa la nostra giornata deve essere strutturata. Iniziamo la giornata facendo colazione insieme, prepariamoci come se dovessimo uscire scegliendo un abbigliamento comodo.
La mattina potrebbe essere dedicata allo studio ed al lavoro: figli e genitori potrebbero così condividere il tempo in armonia.
Lo smart working richiede concentrazione e attenzione, così come lo studio. Far coincidere i tempi e le pause permette a tutti di lavorare e studiare in serenità.
Il pomeriggio potrebbe essere diviso in due parti. Una parte dedicata a fare attività sportiva adattata alla situazione: molti allenatori si sono organizzati creando uno o due appuntamenti in diretta streaming dedicati alla preparazione atletica, per mantenersi in forma il più possibile tutti insieme. Anche i genitori potrebbero organizzarsi in tal senso: in questo modo non verrebbe a mancare l'attività sportiva e magari anche i sedentari potrebbero assaporare i benefici dello sport.
Una seconda parte del pomeriggio potrebbe essere occupata da gioco e passatempi, dal contatto social-e. La condivisione con gli altri non deve mancare e potrebbe aprirsi alla creatività, alla leggerezza.
Anche la serata potrebbe rivelarsi un bel momento da condividere in famiglia: la cena tutti insieme, un bel programma in televisione oppure rispolverare gli hobby estivi. L'importante è averne l'aspettativa durante la giornata, un po' come si fa quando si aspetta la sera per andare al cinema o mangiare la pizza con gli amici: la giornata è più bella con l'aspettativa di una serata piacevole!
Curiamo l'alimentazione
Sono molteplici i vantaggi di curare l'alimentazione: ottimizzare la spesa, condividere in famiglia il menù settimanale accontentando i gusti di tutti, controllare l'apporto calorico, tramandare le ricette della storia familiare. E gustarsi le pietanze naturalmente!
No alla sovraesposizione da informazioni
Tutti siamo sovraesposti alle notizie: tv, radio, giornali, web. Si susseguono notizie vere e fake news creando una sorta di allarme psicologico permanente. In famiglia dobbiamo evitare la ricerca compulsiva delle informazioni per evitare di farci travolgere dal flusso ansiogeno delle informazioni che inevitabilmente aumenta la percezione del pericolo. Ricordiamoci che la Protezione Civile fa un comunicato ufficiale al giorno, così come l'Ospedale Spallanzani. Quindi le notizie poi si ripetono incessantemente creando un clima di allarme. Ebbene, i genitori devono interrompere questo ciclo senza fine: informarsi è d'obbligo ma poi è bene concentrarsi su altro e cercare di apprezzare il buono di questa situazione.
Ma soprattutto concentrarsi su quei comportamenti che sappiamo essere utili: lavarsi accuratamente le mani, stare distanziati e tossire o starnutire in un fazzoletto monouso oppure nella piega del gomito. Semplici regole che tutti, grandi e piccoli, possono facilmente rispettare.
Gestire l'emotività
L'adattamento a questo periodo non sarà facilissimo. Una settimana è passata ma almeno un'altra dovrà passare. È proprio la resistenza che sarà la nostra arma più potente. Ma dovremo fare i conti con le emozioni, sarà come stare sulle montagne russe: nervosismo ed irritabilità, ansia e paura, tristezza e malinconia. Non dobbiamo certo soffocarle ma comprenderle ed accettarle.
Perché le emozioni sono parte di noi. La paura è sempre stata utile all'uomo perché lo ha fatto stare lontano dai pericoli. Chi non sa nuotare è bene che tema l'acqua: lo proteggerà dal pericolo che essa rappresenta.
Ma la paura ci aiuta se è proporzionata la pericolo. In questo momento la paura più gettonata è senza dubbio quella del coronavirus alimentata da una esposizione senza uguali a notiziari e dirette TV.
Quindi la mente emotiva e la mente razionale devono in qualche modo contribuire a renderci saggi ancorandoci alla realtà:
- Il COVID-19 è un virus caratterizzato dalla forte contagiosità
- In Italia la Sanità è in prima linea ed oggi anche supportata da quella cinese che è arrivata per darci manforte, ci dobbiamo unire a loro semplicemente rispettando le regole
- La nostra responsabilità insieme alla professionalità di medici, infermieri e ricercatori darà buoni frutti. È tutto qui l'essenziale!
L'ansia di questi giorni invece è legata all'incertezza, al timore di potersi contagiare, alle aspettative nefaste per il futuro. Anche qui sarà utile ripeterci che se ognuno farà la sua parte il virus verrà sconfitto.
Nervosismo ed irritabilità si collegano a pensieri legati a ciò che avremmo potuto fare e che invece non potremmo fare... Tutti pensieri inutili! Dobbiamo ricordarci che abbiamo cambiato tutti il nostro obiettivo è che adesso ne abbiamo uno condiviso: sconfiggere il coronavirus. E possiamo farlo solo rispettando le regole.
Malinconia e tristezza potrebbero collegarsi al rimuginare su aspettative negative ed alla nostalgia della libertà perduta, anche questi tutti pensieri inutili. Più utile e realistico pensare che questo periodo finirà: sono i dati che ci arrivano dalla Cina a confortarci. Ad oggi 14 marzo sono stati registrati solo quattro casi, un grande risultato ottenuto con la responsabilità dei loro cittadini uniti alla professionalità dei sanitari.
Impegniamoci dunque a resistere con determinazione e coraggio. E cerchiamo di apprezzare il positivo che si nasconde anche in questo momento: niente traffico, niente corse, tanto relax anche se forzato e aria più pulita.
#andràtuttobene
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