Come contrastare la violenza e gli abusi nello sport giovanile (SdS)
NAZIONE
n.d.
REGIONE
Non specificata
DATA INIZIO
25/5/2022
DATA FINE
25/5/2022
ORGANIZZAZIONE
CONI
SEDE
Scuola dello Sport
NOTE
n.d.
La presentazione della Scuola dello Sport.
Come contrastare la violenza e gli abusi nello sport giovanile
Allo sport è riconosciuta sempre più una valenza sociale. La funzione educativa della pratica sportiva e il suo valore nel garantire un armonioso sviluppo psicologico e fisico dei bambini e degli adolescenti, è un dato culturale ormai acquisito. Questo dato, sostenuto anche dall’evidenza scientifica, è profondamente radicato nella nostra società e trova ampio spazio in uno dei documenti internazionali di più alto valore umano: la Convenzione sui diritti del fanciullo di New York del 20 novembre 1989 (CRC – Convention of the Right of the Child). Questa dichiarazione, che è una vera e propria pietra miliare verso il riconoscimento della piena dignità dei soggetti di minore età, è stata ratificata da più di 190 Paesi, oltre al nostro. Sono infatti diversi gli articoli della CRC che fanno riferimento allo sport, sia in relazione al diritto al gioco, al tempo libero, a partecipare ad attività ricreative e alla vita culturale e artistica sia rispetto al diritto del bambino e dell’adolescente allo sviluppo delle facoltà e attitudini mentali e fisiche in tutta la loro potenzialità.
Lo sport assolve, infatti, molteplici funzioni: educative, agonistiche, ricreative, riabilitative, di inclusione sociale e non da ultimo, in situazione di disagio, dove l’ambiente circostante non offre molte opportunità, di riscatto sociale. Si tratta di funzioni di tutela che concorrono ad assicurare ai bambini e ai ragazzi un sano e armonico sviluppo. In questo senso, qualsiasi tecnico, dirigente o operatore dei diversi organismi sportivi che opera con i bambini e con gli adolescenti, è chiamato ad interpretare pienamente la propria funzione educativa e di tutela. Tutela che è garantita in Italia da un sistema ampio e complesso che per funzionare adeguatamente deve vedere tutti gli attori lavorare nel modo più sinergico e coordinato possibile.
Ma quali sono questi attori che compongono il sistema di tutela dell’infanzia e dell’adolescenza? Quali responsabilità hanno? Come si inserisce la responsabilità di chi si occupa di sport all’interno del più ampio sistema di tutela? È fondamentale che coloro che lavorano con i soggetti di minore età comprendano a pieno la specifica funzione educativa e di tutela che si trovano a svolgere; è fondamentale che ne conoscano e ne comprendano i riferimenti teorici e giuridici, a partire dalla CRC, ma soprattutto è fondamentale che sia chiaro quali sono gli altri attori con i quali, oltre alle famiglie, possono e devono interagire. Il Seminario è realizzato nel quadro delle iniziative che la Scuola dello Sport, in collaborazione con AGIA (Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza), sta mettendo in atto per sensibilizzare il mondo dello sport su questo importante tema.
OBIETTIVI
Per la prima volta una giornata seminariale è dedicata ad integrare la formazione degli operatori sportivi con conoscenze che diano profondità al proprio ruolo educativo nell’ambito di un sistema di attori che, seppure nella diversità dei ruoli, sono chiamati a condividere la responsabilità educativa e di tutela dei bambini e dei ragazzi.
A partire dall’informazione sui principi e i diritti contenuti nella Convenzione di New York e sul sistema di tutela dell’Infanzia, il Seminario intende avviare una riflessione sulla centralità della posizione che i tecnici sportivi e tutti gli adulti del mondo dello sport rivestono all’interno della comunità educante preposta alla tutela dei minorenni.
DESTINATARI
Il Seminario è rivolto a tutti ma in particolare ad atleti, tecnici, allenatori, dirigenti, manager sportivi, psicologi, funzionari pubblici, studenti, famiglie.
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