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WaveLight doping tecnologico o innovazione?

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Il sistema tecnololgico luminoso per la gestione della gare WaveLight è una recente innovazione nell'atletica leggera che sta rivoluzionando il modo in cui gli atleti mantengono il ritmo durante le gare, specialmente su distanze superiori agli 800 metri. Si tratta di una serie di LED posizionati lungo il bordo della pista, che si accendono a intervalli regolari per indicare un passo di gara pre-programmato, generalmente tarato sul tempo di un record mondiale. Questo sistema aiuta gli atleti a seguire un ritmo costante, riducendo parte della fatica mentale legata alla gestione della velocità.

L'impatto di WaveLight è stato particolarmente evidente durante la Diamond League di Parigi, dove ha contribuito al miglioramento di tre record mondiali in una sola serata: il norvegese Jakob Ingebrigtsen ha stabilito il miglior tempo sulle due miglia, l'etiope Lamecha Girma ha battuto il record sui 3000 metri siepi, e la kenyana Faith Kipyegon ha stabilito il nuovo primato sui 5000 metri.

Originariamente concepito come strumento di allenamento, WaveLight è stato introdotto nelle competizioni di livello mondiale dal 2020. Il sistema offre un supporto costante e prevedibile, a differenza delle lepri umane (pacer), che possono adattarsi dinamicamente alle condizioni della gara, ma possono anche rappresentare un vantaggio aerodinamico, riducendo la resistenza dell'aria per gli atleti che li seguono. Questo aspetto rende WaveLight un'opzione meno controversa rispetto alle lepri, in quanto non influisce direttamente sulle dinamiche della gara.

Il presidente di World Athletics, Sebastian Coe, ha espresso il suo apprezzamento per WaveLight, sottolineando che il sistema non solo aiuta gli atleti, ma rende le gare più comprensibili e coinvolgenti per il pubblico, in particolare per chi guarda da casa. Tuttavia, Coe ha anche manifestato dubbi sull'introduzione del sistema nelle Olimpiadi o nei Mondiali, dove l'obiettivo principale è la conquista delle medaglie piuttosto che il miglioramento dei record.

Oltre a WaveLight, il dibattito sulla tecnologia nell'atletica ha riguardato anche le scarpe con suole spesse e piastre di carbonio, che hanno suscitato discussioni simili a quelle sul "doping tecnologico". Questo termine, riconosciuto dalla World Anti-Doping Agency (WADA), si riferisce a un vantaggio ingiusto ottenuto attraverso equipaggiamenti sportivi avanzati. In passato, questo tipo di discussioni era emerso anche nel nuoto, portando al divieto di alcuni costumi altamente tecnologici.

In conclusione, mentre la tecnologia come WaveLight continua a trasformare lo sport, solleva anche questioni etiche su quanto tali innovazioni possano influire sulla comparabilità dei record storici e sull'equità delle competizioni attuali. Tuttavia, il progresso tecnologico, così come l'evoluzione delle tecniche di allenamento e della scienza dell'alimentazione, è una parte inevitabile e continua dello sviluppo dello sport.

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