Barbara Pozzobon: "Un Europeo bellissimo con una squadra unita. La medaglia di bronzo ciliegina sulla torta"
Intervista esclusiva alla nuotatrice veneta, terza classificata nelle 25Km di Budapest
Intervista di Stefano Romeo
Abbiamo incontrato Barbara Pozzobon , bronzo europeo nella 25km in acque libere al Lupa Lake di Budapest, per farci raccontare le sue prime impressioni dopo il rientro in Italia.
Buongiorno Barbara, com'è il bilancio dei tuoi Europei?
È stata una manifestazione bellissima, al di là del risultato. La squadra che c’era era molto unita ed ognuno si metteva a disposizione degli altri per contribuire il più possibile alla serenità del gruppo e alla buona riuscita della singola prestazione. Io personalmente ho avuto la “fortuna” di fare anche la 5km, mi sono divertita un sacco e mi ha dato una carica in più, ho potuto rompere il ghiaccio per la 25km e mi ha fatto decisamente bene. Dico fortunata perché non avrei dovuto farla da programma ma Rachele Bruni non la faceva ed era rimasto un posto libero; all’inizio mi è salita un po' d’ansia perché non era una gara che avevo preparato però poi mi sono buttata e l’ho affrontata senza troppe aspettative e con spensieratezza, infatti l’ho fatta bene e mi sono divertita. Il bronzo nella 25km è stato la ciliegina sulla torta della bellissima settimana, non dico che me l’aspettassi ma era alla mia portata, devo essere sincera, ovviamente pensare una cosa è diverso dal farla, però ho lavorato per questo ed alla fine il duro lavoro ha pagato.
Dopo un risultato importante come questo, quali sono i tuoi prossimi obiettivi nel medio/lungo periodo?
Il mio prossimo obiettivo sono i Campionati italiani assoluti a Piombino tra meno di un mese; sarà un campionato open quindi probabilmente ci saranno alcune ragazze tedesche, so di una brasiliana e forse anche qualche francese, insomma un bel parterre. Per il resto aspetterò di vedere come va l’Olimpiade, perché hanno annullato tutte le gare che c’erano prima lasciando solo quelle dopo, quindi continuerò ad allenarmi fino ad agosto e se ci sarà qualche gara da fare di certo non mi tirerò indietro, anzi sarò ben felice di farla. Il mio grande obiettivo, non avendo l’Olimpiade, era dunque arrivare pronta a questo europeo, ora posso chiudere la stagione con grande serenità. Per quanto riguarda il prossimo anno sicuramente ci saranno di nuovo gli Europei ed i Mondiali a maggio, covid permettendo, e quindi da settembre-ottobre ripartirò e tirerò dritto puntando direttamente a quelli.
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POZZOBON Barbara ITA
Women 25 km
Open Water
Budapest - Hungary 16/5/2021
Lupa Lake
XXXV LEN European Aquatic Championships
Photo Andrea Staccioli / Deepbluemedia / Insidefoto[/caption]
Ci sono stati dei cambiamenti, secondo te, con l’arrivo di Gregorio Paltrinieri nel fondo? Se sì, quali?
Gregorio ci ha portato sicuramente molta più visibilità ma penso che non sia cambiato molto il fondo in sé con il suo arrivo; credo piuttosto che sia stato Gregorio ad essersi adattato a questo nostro mondo. Siamo una grande famiglia, non essendo così tanti come in vasca abbiamo legato molto tra di noi e penso che il suo ingresso in squadra abbia alzato di molto il livello non solo da un punto di vista fisico ma anche e soprattutto mentale. Allenandosi con lui ti rendi conto che non molla mai, non si lamenta mai, in ogni allenamento dà il cento per cento, ti da una carica ed una motivazione in più, senza la quale si noterebbe decisamente la differenza. Ad ogni allenamento con lui viene voglia di ripetersi: “anche io voglio fare così”. È un ragazzo molto semplice ma che ti sprona e ti trascina, positivamente ovvio, molto disponibile e sempre presente anche durante le competizioni dei compagni, anche se non era la sua gara lui era lì per tifare e sostenerci.
Come è stato il tuo percorso per arrivare fin qui?
Ho cominciato facendo le prime gare in mare, la 3 e la 5km, se non ricordo male la mia prima 25km l’ho fatta nel 2015. Prima di finire le superiori sono stata convocata con la Nazionale giovanile ma conciliare tutto mi risultava un po’ difficile, quindi una volta finita la scuola ho deciso di continuare a nuotare seriamente ed intraprendere questo percorso da professionista puntando sempre più in alto, con l’obiettivo di arrivare ad alti livelli. Nel 2016 ho fatto il mio primo Europeo ed è da li che ho iniziato a credere fortemente in questo progetto; nel 2019 è arrivata la qualificazione per il Mondiale e nel 2020 avevo già la qualifica per l’Europeo, che poi purtroppo è saltato ed è slittato a quest’anno, permettendomi finalmente di fare la gara che volevo e come volevo. Nel 2022, come già detto, punto al Mondiale.
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Bronze - Barbara Pozzobon (ITA)
Open water swimming, Mixed 25km,
Lake Lupa, Budapest 16/05/2021
Budapest/Hungary
Photo © A. Kovacs/Deepbluemedia/Insidefoto[/caption]
Che rapporto hai con la tua storica allenatrice, Barbara Bertelli?
Abbiamo un rapporto tranquillo, sereno. È un rapporto che è diventato di amicizia ma mantenendo sempre l’equilibrio allenatrice-atleta; per capirci, quando c’è bisogno di rimproverarmi non si tira indietro. Sicuramente questo rapporto negli anni si è intensificato, ci conosciamo da una vita, se non ricordo male da 15 anni; ora ho un’età in cui può esserci il confronto, così come, ovviamente, lo scontro (molto raro), ma tutto finalizzato ad un obiettivo comune che viene costruito insieme giorno dopo giorno. Mi conosce molto bene e sa cosa dirmi nei momenti in cui non sono in forma, a volte ho bisogno di qualcuno che mi dia conforto e lei in questo è molto brava.
Hai qualche consiglio da dare ai giovani che, come te, decidono di intraprendere un percorso nelle acque libere?
Il consiglio che posso dare ai giovani, prima di tutto, è quello di partire da una 5km per poi pian piano sperimentare anche una 10 ed eventualmente una 25km, ma sempre step by step.
Gli direi di non smettere mai di provarci perché il nuoto di fondo è uno sport bellissimo. Ho visto tanti atleti mollare o arrendersi dopo poco, per via di qualche botta presa qua e là o perché ci si spaventa per l’acqua, ma tutto passa e tutto si supera con un po' di esperienza ed abitudine ad affrontare situazioni diverse e gare diverse. Non bisogna mollare, ne vale sempre la pena, ho visto posti bellissimi e conosciuto tantissime persone e nonostante i tanti anni di sacrifici rifarei tutto, perché se lotti e ci credi fino in fondo le soddisfazioni arrivano, come nel mio caso il bronzo europeo, e tutto viene ripagato, tutte le fatiche improvvisamente svaniscono e rimane solo la bellezza di questo sport.
Ph. © A.Staccioli/Deepbluemedia
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