Stefania Pirozzi, Piero Codia e Luca Dotto a Trieste per il Trofeo Giovani Speranze
Due giorni dedicati allo sport inclusivo: gare giovanili, la partecipazione di tre grandi campioni, attenzione alla tutela dei giovani atleti, solidarietà e tanti altri elementi che hanno reso unica questa edizione in vista del decennale.
L’energia contagiosa di chi sta iniziando a innamorarsi del nuoto, la presenza fonte di ispirazione di tre grandi campioni del nuoto italiano, l’attenzione alla solidarietà e soprattutto la voglia di vivere una giornata, tra sfide in acqua e sorrisi a bordo vasca e sugli spalti, speciale al Centro Federale di Trieste - Polo Natatorio “Bruno Bianchi”. Oggi, domenica 19 gennaio, è andata in scena la 9ɑ edizione edizione del Trofeo Giovani Speranze, manifestazione nazionale di nuoto dedicata alle prima categorie agonistiche della disciplina, gli Esordienti A e gli Esordienti B, e organizzata dalla Triestina Nuoto Samer&Co Shipping in coorganizzazione con il Comune di Trieste, con il patrocinio del CONI Friuli Venezia Giulia e della Federazione Italiana Nuoto - Friuli Venezia Giulia e la partnership di Trieste Campus. Nella vasca da 25 metri di uno degli impianti più invidiati d’Italia si sono sfidati oltre 250, tra atlete e atleti, appartenenti alle seguenti società: oltre ai padroni di casa della Triestina Nuoto Samer&Co.Shipping hanno faticato i portacolori di San Vito Nuoto, Cus Udine Asd, Unione Nuoto Friuli, Pallanuoto Trieste, Rari Nantes Trieste, Gorizia Nuoto, Maniago Nuoto.
“Anche quest’anno, e forse ancora di più rispetto alle scorse edizioni, il Trofeo Giovani Speranze - ha spiegato il presidente della Triestina Nuoto Samer&Co.Shipping Renzo Isler - ha tenuto fede alla sua identità di evento inclusivo a 360°, un appuntamento che sa coniugare inclusione, informazione, dialogo intergenerazionale con particolare attenzione all’attualità e nello specifico alla nuova riforma dello sport che riguarda tutti. La tutela dei nostri giovani deve essere, assieme alla loro educazione e formazione attraverso la pratica sportiva, il focus principale delle nostre azioni. La due giorni vissuta assieme a tre Campioni, dimostratisi tali dentro e fuori dalla piscina, è stata preziosa perché i giovani nuotatori hanno toccato con mano le esperienze del trio, in maniera concreta anche il peso di una medaglia e li hanno visto come un esempio da seguire ma più umano di quel che sembra. Infine mi piace sottolineare come il Trofeo Giovani Speranze sia l’occasione per unire realtà cittadine, vedi la Fondazione Burlo Garofolo, che desiderano contaminarsi, creare sinergie e costruire progetti condivisi e ad ampio raggio”.
LA CLASSIFICA A SQUADRE, LE MIGLIORI PRESTAZIONI E LA STAFFETTA SOLIDALE
Le categorie Esordienti, A e B, sono quelle in cui i giovani nuotatori provano i vari stili e le varie distanze, iniziano a vivere la fatica ma anche la vittoria e la sconfitta. Le prestazioni cronometriche contano ancora relativamente come il numero di podi raccolti tuttavia può avere un grande significato la classifica a squadre che cerca di premiare il valore complessivo di una società e del lavoro che esercita sui giovani: nella Classifica a squadre del Trofeo Giovani Speranze la Triestina Nuoto Samer&Co.Shipping ha dominato la contesa precedendo il San Vito Nuoto, che a livello individuale ha sfoderato forse alcuni tra i migliori prospetti visti in azione, e il Cus Udine mentre l’Unione Nuoto Friuli. Soprattutto guardando in ottica futura potremmo provare a ricordarci i nomi che hanno fatto segnare i punteggi delle migliori prestazioni individuali: la migliore prestazione assoluta a livello femminile se l’è aggiudicata Carlotta Costa (Esordienti A, Triestina Nuoto, 02:25.49 sui 200 stile libero) mentre quella maschile Gheorghe Razvan Semeniuc (Esordienti A, San Vito Nuoto, 02:15.33 sui 200 stile libero). Tra le Esordienti B femminile la miglior prestazione è stati di Leila Valenzin (Triestina Nuoto, 00:35.82 sui 50 stile libero) mentre quella tra gli Esordienti B al maschile l’ha fatta segnare Tommaso Zorzin (RN Adria Monfalcone, 00:32.88 sui 50 stile libero). Sia al termine della sessione mattutina sia al termine di quella serale lo spazio se lo sono prese le staffette, la 8x50 Mista (maschi + femmine) Eso A e Eso B MISTA e la 8x50 Mista (maschi + femmine) Eso A e Eso B Stile libero, di cui non sono state stilate le classifiche perché organizzate nel segno della solidarietà con l’intero ricavato delle iscrizioni donato alla Fondazione Burlo Garofolo e alla sua attività.
I CAMPIONI, LA VIGILIA E LE PAROLE DEL PRESIDENTE
Grandi protagonisti di questa due giorni sono stati sicuramente i tre Campioni (Stefania Pirozzi, Luca Dotto, Piero Codia) che sabato, negli spazi del Trieste Campus, hanno dialogato e ascoltato le domande delle piccoli e dei piccoli sportivi della città toccando i più svariati temi: le paure che ognuno vive nello sport, gli aspetti più belle della propria passione da non dimenticare, il lato di squadra presente anche in uno sport individuale come il nuoto, gli obiettivi che ogni giovane sportivo può e deve inseguire senza badare solo alle medaglie o alle prestazioni cronometriche. Stefania Pirozzi, 35 titoli italiani-3 Olimpiadi-uno splendido oro europeo con la staffetta 4x200 stile libero agli Europei 2014, Piero Codia, un Olimpiadi - un incredibile oro continentale sui 100 farfalla nel 2018 e un primato italiano che ancora gli appartiene, Luca Dotto, primo italiano al tempo a scendere sotto i 48” sulla gara regina del 100 stile libero di cui è stato campione europeo-due partecipazioni olimpiche-l’argento sui 50 stile libero ai Mondiali 2011 e 28 medaglie internazionali sono diventati anche tre personaggi del fumetto “Le Giovani Speranze e il tappo stappato” opera dell’illustratore Guglielmo Randisi e grande filo conduttore di questa due giorni. Cambiando argomento Trieste Campus al sabato pomeriggio ha ospitato invece uno dei primi appuntamenti del genere in Italia, ovvero la tavola rotonda, organizzata in collaborazione con l’Associazione Italiana Avvocati dello Sport, dal titolo ““Safeguarding policy e prevenzione della violenza nello sport: profili giuridici e questioni pratiche” che ha messo a fuoco le applicazioni pratiche della normativa, le sfide ancora aperte e soprattutto il ruolo effettivo del Responsabile contro gli Abusi. Una tavola rotonda ricca di personaggi di spessore e che rappresenta solo l’inizio di un percorso appena iniziato. Ricordiamo come Il Safeguarding nello sport si riferisce all'insieme di politiche, pratiche e misure adottate per proteggere atleti e partecipanti, soprattutto minori e adulti vulnerabili, da abusi, maltrattamenti, e qualsiasi forma di sfruttamento o violenza. Si basa sul principio che tutti hanno il diritto di praticare sport in un ambiente sicuro, rispettoso e protetto.In Italia, dal 31 dicembre 2024, la figura del Safeguarding Officer è diventata obbligatoria per Associazione e Società Sportive Dilettantistiche (ASD/SSD), in seguito alla delibera n.255 del CONI del 25 luglio 2023 che ha recepito le norme della recente Riforma dello Sport sul punto.
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