"Con la testa sott'acqua. Il mondo visto da chi nuota" il libro di Cristina Chiuso
In uscita per add editore il 17 gennaio.
Un libro che intreccia biografia, tecnica, riflessioni sull’agonismo, un’analisi del nuoto femminile e della storia del nuoto, il discorso del vincere e non vincere, sport e femminismo e anche la depressione che ha colpito molti atlete e atlete che, appunto, come dice il titolo, vivono per anni con la testa sott’acqua.
C’è qualcosa di antico e di intimo nel rapporto che abbiamo con l’acqua, che si sia principianti o campioni olimpici. Lì dentro, nell’ambiente apparentemente protettivo del liquido, si sconta una solitudine che può essere perfezione ma anche un muro di silenzio.
Cristina Chiuso, più volte primatista italiana e capitana della nazionale italiana, ha dedicato la vita al nuoto come atleta, insegnante e poi come giornalista, non solo trasformandolo in una professione, ma studiandolo come fenomeno culturale, sociale e mentale. Parte da qui il suo racconto di cosa vuol dire nuotare, in un libro che abbraccia autobiografia, storia, femminismo, psicologia, passando dalle piscine olimpiche alle acque aperte, dagli aneddoti di campioni e campionesse al legame di odio e amore che un atleta instaura con il proprio corpo.
Dalle pagine del libro esce un ritratto a tutto tondo di uno sport che sa essere totalizzante e trasformarsi in un modo di vivere e di vedere il mondo. Spesso da soli, e sempre con la testa sott’acqua.
Segue link alla scheda con altre informazioni.
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