Il caso Tamás Kenderesi: il team legale punta il dito contro il CAS
Rinvio ingiustificato, gravi errori procedurali e mancanza di trasparenza.
Il Tribunale Internazionale dello Sport (CAS) ha nuovamente rinviato la sentenza sul caso di Tamás Kenderesi (28), farfallista ungherese attualmente sospeso, già medaglia di bronzo nei 200 farfalla ai Giochi di Rio 2016 e finalista ai Giochi di Tokyo 2020. Il suo legale, dr. Tamás Hergenrőder, ha denunciato pubblicamente la gestione del procedimento, definendola un "oltraggio alla giustizia sportiva internazionale". Il caso risale al 2022, quando un controllo sul "passaporto biologico" ha rilevato anomalie. Kenderesi ha negato qualsiasi uso di sostanze proibite.
Dichiarazioni del legale:"Siamo scioccati dal fatto che, dopo 19 mesi, non solo non sia stata emessa alcuna decisione, ma l'intero caso sembra essere stato ignorato. Il nostro cliente non è stato nemmeno adeguatamente informato sullo stato della sua situazione.. Un rinvio ripetuto e ingiustificato è incomprensibile, specialmente perché il tribunale stesso non rispetta le proprie regole procedurali. Questo è indegno del CAS e dei giudici coinvolti. Gravi errori nella raccolta e gestione dei campioni, insieme alla mancanza di nuove perizie indipendenti, rendono evidente l'ingiustizia subita da Tamás Kenderesi."
Il team legale di Kenderesi ha annunciato l’intenzione di organizzare presto una conferenza stampa internazionale per rivelare ogni aspetto del caso.
"Continuiamo a confidare che i giudici prendano finalmente una decisione che porti all’assoluzione, ma una cosa è certa: la verità verrà presto alla luce, in un modo o nell’altro," ha concluso Hergenrőder.
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