Oleg Matytsin è il nuovo ministro dello sport russo: "Incontrerò Wada e Rusada"
La scelta di Vladimir Putin è caduta sul cinquantacinquenne moscovita, che in questi anni ha guidato la Fisu, mentre ora è già al lavoro per tutelare gli interessi degli atleti dopo la minaccia dell'espulsione dalle grandi manifestazioni per i prossimi quattro anni
Vladimir Putin ha nominato ieri il nuovo governo dopo le dimissioni della scorsa settimana del primo ministro Dmitry Medvedev . Tra i nomi nuovi c’è anche quello del Ministro dello Sport , poltrona molto calda di questi tempi, visto che nelle prossime settimane si conoscerà il destino della Russia per le grandi manifestazioni dei prossimi quattro anni, a cominciare dai Giochi Olimpici e Paralimpici di quest’estate a Tokyo .
La scelta è caduta su Oleg Matytsin , che dal novembre del 2015 ricopriva la carica di presidente della Fisu, la Federazione che organizza le Universiadi. La scorsa estate il cinquantacinquenne moscovita è stato in Italia , prima alla partenza della fiaccola da Torino (prima sede dei Giochi nel 1959) dove si è cimentato anche da tedoforo (come si vede nella foto scattata per il Cus Torino da Mario Sofia ) e poi a Napoli per la trentesima edizione estiva, tenutasi dal 3 al 14 luglio. Succede a Pavel Kolobkov , plurimedagliato olimpico nella spada e poi capodelegazione della spedizione olimpica russa a Londra 2012, ma non così apprezzato come ministro. Quest’ultimo aveva preso il posto di un’altra figura molto criticata come Vitaly Mutko, in carica dal 2008 al 2016.
Ecco le prime parole di Oleg Matytsin riportate dai colleghi di Championat.com :
«Non sono pronto a paragonarmi agli altri ministri. Sono sempre stato rispettoso e continuerò a relazionarmi con l’esperienza dei miei predecessori. Considero un dovere continuare a seguire le tradizioni del sistema sportivo russo».
L’obiettivo principale?
«Voglio che ogni cittadino della Federazione Russa e non solo possa parlare con orgoglio del sistema sportivo nazionale russo in varie forme, per superare la crisi attuale. Ho già menzionato l’importanza della cooperazione internazionale. Le nostre posizioni sono legate alle attività di singole federazioni, in primis quella di atletica. Poi, certamente, vogliamo assicurare la massima protezione degli interessi dei nostri atleti in vari aspetti delle loro attività».
Su un possibile incontro coi rappresentanti della Wada e della Rusada , risponde così:
«Certo, dobbiamo coordinare le nostre attività. Il Presidente e il Primo Ministro hanno sottolineato una volta di più che il Ministro dello Sport deve essere il coordinatore di tutte le aree di attività che in un modo o nell’altro sono legate allo sport. Dopo le consultazioni ci incontreremo sicuramente. Sono sempre aperto al dialogo, specialmente visto che ho esperienza internazionale, lavorando con la Wada, il Cio e le Federazioni Internazionali. Certamente, rafforzeremo questo aspetto».
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