Fabio Scozzoli: "Mi reputo una persona estremamente fortunata: faccio della mia passione il mio lavoro, cosa potrei chiedere di più? I problemi ce li hanno tutti, bisogna superarli. La vita è fatta così. E anche il nuoto."
Intervista a Fabio Scozzoli, uno dei grandi assenti ai Mondiali di Abu Dhabi. È notevole come emerga la serenità di questo atleta in un momento dove sarebbe più facile e più scontato essere arrabbiati. La sua maturità, come atleta e come persona, lo caratterizza e gli fa onore
Si stanno svolgendo in questi giorni i Mondiali in vasca corta ad Abu Dhabi. Un’edizione sicuramente particolare: l’ultima prima di una pausa natalizia, ma l’ennesima in un calendario veramente fitto. Altra particolarità è data dall’elenco degli assenti, tra i quali, purtroppo, c’è anche il capitano della nostra Nazionale Assoluta: Fabio Scozzoli , che è risultato ancora positivo al Covid. Lo abbiamo raggiunto telefonicamente per avere prima di tutto notizie del suo stato di salute, e poi per capire come stia vivendo questa rinuncia forzata alle gare.
Buongiorno Fabio, anzitutto come stai?
Sto meglio, solo ancora un po' di tosse. Ma devo dire che sono sempre stato abbastanza bene; ad eccezione di qualche giorno fatto con la febbre, devo dire che non sono stato particolarmente male. Ho avuto episodi nella mia vita in cui per un’influenza sono stato anche peggio. Ovviamente speravo di essere negativo, ma essere positivo senza comunque presentare dei sintomi gravi credo sia già una buona cosa. Purtroppo, ci sono persone che l’hanno avuto per molto più tempo e stando parecchio male. Vediamo come procede.
Sei uno dei grandi assenti a questa edizione dei Mondiali in vasca corta ad Abu Dhabi. Come stai vivendo tutto questo?
Inizialmente ero un po' scocciato, veramente. Ho subito pensato che fosse un momento in cui stavo andando bene, ed ero abbastanza sicuro che a questi Mondiali avrei potuto dire la mia, soprattutto nei 50, che nel corso della stagione hanno avuto un trend ottimo. Allo scorso Europeo ho realizzato un 100 sopra le mie aspettative, mentre nei 50 non sono riuscito a esprimermi come avrei voluto per una serie di questioni tecniche, frequenze troppo basse. Quindi, dagli Europei in poi, mi ero imposto di lavorare con impegno per aggiustare queste cose. A Eindhoven avevo avuto dei feedback molto buoni e quindi dover saltare questi Mondiali mi ha scocciato parecchio. Però poi, con il passare dei giorni, ho realizzato che non era colpa di nessuno e che arrabbiarsi non serviva assolutamente a nulla. Sono in pace con me stesso. Mi auguro solo di negativizzarmi il prima possibile. Mi reputo comunque fortunato perché non sono stato tanto male e probabilmente il fatto che erano già passati sei mesi dalla seconda dose di vaccino ha inciso. Ero meno coperto, inoltre sono asmatico e in passato ho sofferto più volte di bronchiti, ho avuto un focolaio; quindi, dal punto di vista polmonare non sono esattamente un leone, è il mio punto debole. Mi aspettavo di stare anche peggio di così, sinceramente.
Con le vicissitudini Covid mi ero costruito una sorta di palestra nel garage di casa e quindi mi posso allenare, lo faccio piacevolmente. Nuotare è insostituibile, a quello non ci sono alternative. Però è meglio di niente, riesco comunque a fare qualcosa. È inutile girarci intorno: ci vorrà il tempo che ci vorrà!
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SCOZZOLI Fabio ITA
50 Breaststroke men
Roma 29-06-2018 Stadio del Nuoto Foro Italico
FIN 55 Trofeo Sette Colli 2018 Internazionali d'Italia
Photo Andrea Staccioli/Deepbluemedia/Insidefoto[/caption]
Quali sono le tue prospettive e progetti per i prossimi mesi, il tuo prossimo obiettivo?
Sono una persona molto realista: la concorrenza in casa sulla rana è mortale. Non si è mai visto nulla di simile in Italia, e forse è anche un po' merito nostro. Questi ragazzi si allenano con me, quindi io la concorrenza la vedo tutti i giorni, ed è assolutamente stimolante. Se prendiamo, per esempio Alessandro Pinzuti , noteremo che da quando è andato ad allenarsi con Nicolò Martinenghi hanno avuto entrambi miglioramenti incredibili. Ma non mi stupisco: la concorrenza giornaliera ti stimola. E questa cosa non te la può dare nessun allenatore, te la danno solo le gare quotidiane con i compagni di allenamento.
In questa stagione invernale per me è importante ritrovare competitività. Ho dovuto recuperare un infortunio che è stato parecchio fastidioso. I tempi cominciavano a essere buoni e la competitività cominciava a riaffiorare, anche se non era ancora ai livelli che io volevo. I prossimi mesi saranno finalizzati a portare avanti tutto questo. Per quanto riguarda la vasca lunga devo fare i conti con l’età e con la concorrenza. Vorrei focalizzarmi maggiormente sulla velocità, sui 50. Perché ciò che cambia con l’avanzare dell’età è il tempo di recupero tra un allenamento e l’altro, non tanto la capacità di esprimere qualità. Quella paradossalmente migliora perché hai più consapevolezza di ciò che fai. In tutto questo capisco che ci possono essere dei margini. Sono consapevole che i margini ci sono anche per gli avversari, ma io guardo al mio e cerco di fare al meglio tutto ciò che è previsto. Mi diverto ancora facendo tutto questo!
Voglio riuscire a qualificarmi per le gare in vasca lunga, migliorare il mio personale.
È molto bello ascoltare la serenità con cui affronti le cose e parli di ciò che fai.
Credo che sia un qualcosa che mi appartiene da un punto di vista caratteriale, ma è frutto anche delle tante esperienze fatte e della maturità che qualche anno in più ti porta ad avere. Personalmente mi reputo una persona stabile, credo forse sia il mio più grande pregio. Non sono mai stata una persona che si esalta fuori misura per le vittorie o si abbatte troppo per le sconfitte o per i grandi infortuni che comunque ho dovuto affrontare e hanno fatto parte della mia carriera. È stato il mio punto di forza, che mi ha permesso di essere costante nel mio percorso. Non ho mai visto il bicchiere mezzo vuoto, mi sono sempre sforzato di vederlo mezzo pieno. Anche quando magari, agli occhi dei più, c’erano tutte le qualità per vederlo completamente vuoto. Io mi reputo una persona estremamente fortunata: faccio della mia passione il mio lavoro; sono anche pagato per farlo; ma cosa potrei chiedere di più? I problemi ce li hanno tutti, bisogna superarli. La vita è fatta così. E anche il nuoto.
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CARRARO Martina AQC SCOZZOLI Fabio AQC
Aqua Centurions (AQC)
ISL International Swimming League 2021
Match 6 day 2
Piscina Felice Scandone
Napoli, Naples
Photo Giorgio Scala / Deepbluemedia / Insidefoto[/caption]
La Nazionale è ad Abu Dhabi senza il suo capitano.
Credo che il ruolo di capitano sia più formale che sostanziale. Ma la squadra ha Ilaria Bianchi, che se non ho fatto male i conti è la più grande di tutti. Ilaria è una persona che probabilmente è ancora più serena di me. Riesce a mettere la giusta leggerezza nelle cose e questa è una qualità che può solo che essere apprezzata: è un’atleta che si sta ancora giocando medaglie internazionali, dà battaglia alle ragazzine durante le competizioni, è riuscita a fare sua la gara dei 200 farfalla ad un’età dove i cambiamenti non sono sempre la cosa migliore da ricercare. Riesce a vedere in ogni cosa delle opportunità. Come capitano, se qualcuno ha bisogno di un consiglio glielo do molto volentieri. Ne ho passate tante e mi piace poter trasmettere il mio vissuto a chi ne ha bisogno. Lo faccio quotidianamente anche con il gruppo di allenamento che abbiamo a Imola. Sono sicuro che Ilaria starà facendo benissimo le mie veci.
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Scozzoli Fabio ITA, Poggio Federico ITA
50m Breaststroke Men Heats
Kazan - Russia 06/11/2021 Aquatics Palace
LEN European Short Course Swimming Championships
Photo Giorgio Scala / Deepbluemedia / Insidefoto[/caption]
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