Federica Pellegrini: "Tokyo, Napoli e poi il ritiro"
L'azzurra più vincente si sempre annuncia che la tappa italiana della ISL sarà il suo ultimo appuntamento agonistico
Doppio scoop per gli organizzatori della International swimming league: nel corso della conferenza stampa di presentazione è stata annunciata la presenza di Federica Pellegrini, che inizialmente non sembrava intenzionata a partecipare alla manifestazione tanto da non figurare nelle liste protette di Aqua Centurions.
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La stessa Pellegrini è poi intervenuta da remoto alla conferenza stampa rivelando che l'evento organizzato da Konstantin Grigorishin sarà il suo ultimo appuntamento agonistico.
Mi piace tanto Napoli, amo la pizza, quindi la nostra preoccupazione sarà il peso che prenderemo nei 40 giorni di permanenza. L'edizione 2019 è stata una esperienza bellissima ed è molto bello competere per gare importanti e con il pubblico che riempia la piscina. Adesso mi aspetto, dopo quasi due anni di clausura che la Scandone si possa riempire. La nostra gara sarà più competitiva degli anni scorsi e sarà tutto più divertente. Dobbiamo vincere le semifinali e daremo tutto per arrivare alla finale. Sarà quindi una sfida complicata, ma a noi piacciono le sfide. È molto bello il format dell'evento ISL perché è aria fresca e nuova per il nuoto e tutte le gare saranno sempre impostate alla stessa maniera. Sarà bello gareggiare per la squadra, più divertente, e competere quindi con un'altra ottica, una cosa questa che serve molto.
Ho seguito i Trials Usa, mi ha sorpreso il tempo di Ariarne Titmus, me lo aspettavo ed ho guardato la gara perché sapevo che poteva andarci vicino. Prima o poi il record cadrà. Ormai ha 12 anni.
Nella mia mente c'è stata una lunga trattativa con Konstantin per gareggiare alla ISL perché Tokyo all'inizio era l'ultima tappa prevista. Napoli arriva dopo solo tre settimane da Tokyo. Nella mia mente non c'è quello di continuare per tutta la stagione per quanto possa dispiacere ai ragazzi della squadra italiana. Questo posticipo dell'Olimpiade ha stressato tantissimo il mio corpo e la mente per arrivare a Tokyo nel migliore dei modi. Ad agosto compirò 33 anni e nella mia mente non c'è la possibilità di stressare il mio corpo in questa maniera ancora per una ulteriore stagione agonistica. ISL è la festa per il nuoto. L'anno scorso, purtroppo, prima di partire sono risultata positiva al Covid e quindi mi era rimasto un po' l'amaro in bocca. È stato quindi abbastanza semplice convincermi. Sarà una gara supplementare alle Olimpiadi. Sarà un'ottima gara. Ultima gara? Nella mia testa non c'è la possibilità di andare avanti un altro anno. Non ce la farei ma io non utilizzerei il termine ultimo.
Il termine ultima non lo sopporto, perché è da due anni che deve essere l'ultima ma causa pandemia o qualcos'altro le mie decisioni non è mai scontato. È un termine che crea aspettative, ansia, cerco di dimenticarlo. Napoli sarà l'ultima volta che in Italia mi vedranno nuotare. Questo sicuramente. Poi sperando a Napoli che la piscina sia sempre piena. Non ho riserve onestamente. Già sul fatto di partecipare quest'anno a ISL devo dire che ci ho pensato molto. Non è stata una scelta presa così a cuor leggero. ISL è un format nuovo, bellissimo, ma dal punto di vista atletico è molto più stressante che non mondiali ed olimpiadi. Non ho più la freschezza dei venti anni. Sarà una cosa molto divertente. Non ci ho pensato io, onestamente non vorrei ci pensasse nemmeno voi. Se gli Aqua Centurions supereranno il turno la squadra non si abbandona mai.
Io sto bene, mi sto allenando tanto. Gli allenamenti sono molto incoraggianti. Tra dieci giorni ci sarà il Sette Colli che sarà una tappa importante ma non importantissima avendo già la qualificazione per Tokyo. Poi farò tre settimane in altura e dopo cinque giorni a casa partirò per Tokyo. Siamo agli sgoccioli.
Il Covid ha influito sulla decisione di fare la ISL. L'anno scorso ho scoperto di essere positiva il giorno prima di partire per Budapest. Per questo volevo essere a Napoli a fine agosto. La scoperta del Covid mi ha segnata. Nel video non erano lacrime di paura ma essendo abbastanza giovane sapevo che l'avrei superato facilmente. Ero già in acqua e mi sono dovuta fermare per altre settimane quindi ci sono rimasta male. E' stato il momento più spiacevole.
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