Il CT Butini sui raduni collegiali di Johannesburg, Hurgada, Tenerife e Livigno
"Attività finalizzate a far arrivare gli atleti nella miglior condizione possibile alle Olimpiadi di Parigi".
Da Federnuoto il bilancio del direttore tecnico Cesare Butini in merito ai raduni collegiali svolti e in corso di svolgimento.
Da Federnuoto
"Il primo team a partire è stato quello coordinato dal tecnico Stefano Franceschi che ha svolto la preparazione in altura a Johannesburg dal 30 dicembre al 20 gennaio. Un gruppo numeroso e nel quale hanno fatto il loro ingresso anche Gabriele Detti e Matteo Lamberti che hanno così avuto possibilità di integrarsi in un nuovo contesto. Sono arrivate ottime risposte da parte di tutti. In particolare mi fa piacere sottolineare il recupero di Sara Franceschi che, a causa di un infortunio, è stata costretta a rinunciare agli Assoluti a Novembre e successivamente agli Europei in vasca corta di Otopeni.
Il secondo gruppo a iniziare la preparazione nel 2024 è stato quello affidato a Claudio Rossetto e che ha visto coinvolti alcuni velocisti, tra cui Leonardo Deplano e Anita Bottazzo, a Tenerife dal 3 al 17 gennaio. Tutti i ragazzi hanno svolto un ottimo lavoro e le sedute d'allenamento in comune sono servite a stimolare anche un confronto tecnico tra gli atleti stessi.
A Livigno in altura, fino al 29 gennaio, si trova il gruppo di mezzofondisti e fondisti del tecnico Fabrizio Antonelli, con Gregorio Paltrinieri, Federico Burdisso e Domenico Acerenza, che terminerà il ciclo d'allenamenti il prossimo lunedì e il giorno successivo partirà direttamente per Doha. I riscontri che arrivano da Livigno sono importanti e incoraggianti. E' entrato a far parte di questo team Lorenzo Galossi, che si sta ben integrando.
Altro gruppo ancora a lavoro è quello composto da Simona Quadarella, Nicolò Martinenghi, Giulia D'Innocenzo e i fratelli Luca e Marco De Tullio e affidato ai tecnici Marco Pedoja e Christian Minotti. Si trovano a Hurgada, in Egitto, e grazie a un clima favorevole tutti si sono potuti allenari in condizioni ottimali. Va ricordato che Martinenghi, prima di arrivare nel nord Africa, ha svolto due settimane di preparazione al Centro di Preparazione Olimpica di Livigno.
Voglio sottolineare ancora una volta il supporto fondamentale della Federazione a tutti i gruppi di lavoro. Attività che sono finalizzate a far arrivare gli atleti nella miglior condizione possibile alle Olimpiadi di Parigi".
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