IVA su attività didattiche e formative: approvato l'emendamento di Paolo Barelli
Viene così smentita la circolare dell'Agenzia delle entrate che, sulla base di un dispositivo comunitario, riteneva che le ASD e SSD sarebbero state soggette all'applicazione dell'IVA al 22% sulle attività in oggetto
Le Commissioni riunite I-XI della Camera in data 24/07/2023 hanno approvato l'emendamento a firma di Paolo Barelli che stabilisce
le prestazioni di servizi strettamente connesse con la pratica dello sport, comprese quelle didattiche e formative, rese nei confronti delle persone che esercitano lo sport o l'educazione fisica da parte di organismi senza fini di lucro, compresi gli enti sportivi dilettantistici di cui all'articolo 6 del decreto legislativo 28 febbraio 2021, n. 36, sono esenti dall'imposta sul valore aggiunto
Viene così smentita la circolare dell'Agenzia delle entrate che, sulla base di un dispositivo comunitario, riteneva che le ASD e SSD sarebbero state soggette all'applicazione dell'IVA al 22% sulle attività in oggetto (i corsi, in sostanza).
Particolarmente rilevante la previsione contenuta al punto 2 dell'emendamento che - con valore di interpretazione autentica in relazione alla previgente normativa - chiarisce che le prestazioni in argomento rese anteriormente all'entrata in vigore della nuova disposizione si intendono comunque ricomprese nell'ambito applicativo dell'art.10, comma 1. n. 20 del D.P.R. 633/1972 (esclusione dell'IVA). Pertanto l'emendamento ha valore per il passato, il presente e il futuro.
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