Paolo Barelli: "I protocolli FIN garantiscono sicurezza, prevedere 5-7 metri quadri per bagnante"
il numero uno di Federnuoto caldeggia la riapertura degli impianti al pubblico e prende posizione rispetto alle indiscrezioni trapelate dal Comitato tecnico scientifico
Il presidente di Federnuoto Paolo Barelli, in seguito alle prime indiscrezioni relative al nuovo protocollo per la pratica sportiva al vaglio del Comitato tecnico scientifico ha dichiarato:
Le notizie sui mezzi di informazione di oggi indicano che a breve potrebbero riaprire a tutti gli utenti le piscine e le palestre.
Tutto nasce dalla riunione dei primi di gennaio richiesta dalla Federazione italiana nuoto con il Comitato tecnico scientifico e il Dipartimento per lo sport presso la Presidenza del consiglio dei ministri.
In quella data è stato riscontrato che il protocollo già redatto e pubblicato dalla FIN in accordo con il Dipartimento dello sport risponde ai requisiti necessari per il contenimento della diffusione del COVID-19.
A seguito della riunione il Comitato ha redatto un verbale indicando alcune prescrizioni (ad esempio 10 mq di acqua in piscina per utente, la FIN nel periodo di pandemia prevedeva 7 mq) e che in una successiva riunione sarebbe stata valutata la possibilità di consentire l’accesso alle piscine che rispettino il protocollo FIN non solo agli atleti di interesse nazionale ma anche agli altri praticanti.
La riunione di cui detto si tenne nei primi giorni di gennaio in un periodo in cui la pandemia offriva dati molto più critici di quelli attuali. Pertanto la FIN, in coordinamento con il Dipartimento dello Sport presso la Presidenza del Consiglio, chiederà al Comitato tecnico scientifico di contenere a 5/7 mq il limite di frequenza per utente ritenuto sufficiente ai fini della sicurezza dal contagio.
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