Paolo Barelli: Olimpiadi e crisi di società e impianti
"Molte società e molti impianti sportivi saranno spazzati via dalla pandemia e dalla crisi economica in atto."
Su Federnuoto le considerazioni del nostro presidente Paolo Barelli dopo la comunicazione CIO del posticipo dei Giochi di Tokyo 2020 ed in merito alle difficoltà delle società sportive nel mezzo della pandemia.
Seguono alcuni passaggi ed il link all'articolo di Federnuoto.
"Da settimane ribadisco che gran parte del mondo sportivo non sarebbe potuta andare a Tokyo a luglio per partecipare ai Giochi. Era intuibile il pensiero di atleti, tecnici e dirigenti e le più importanti federazioni sportive, molti comitati olimpici e molti governi, si erano già espressi in tal senso nei giorni scorsi. Aspettare giugno, o comunque un ulteriore mese, per sciogliere le ultime riserve era fuori luogo e il CIO ha capito, seppur tardivamente, che sarebbe stato un suicidio di immagine continuare a rimandare la decisione. Ora aspettiamo la collocazione della manifestazione nel 2021 per calibrare la stagione che deve ancora finire, coronavirus permettendo, e la prossima in arrivo: sarà fondamentale conoscere le date delle Olimpiadi versione 2021 e quelle dei Campionati Mondiali in programma a Fukuoka".
"Molte società e molti impianti sportivi saranno spazzati via dalla pandemia e dalla crisi economica in atto. Non riapriranno in molti alla fine di questa emergenza. Ho più volte detto che lo sport in Italia si può praticare solo grazie alle associazioni e alle società sportive dilettantistiche e spero che siano loro attribuite le attenzioni e le risorse necessarie per permettere di continuare a servire il Paese".
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