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"Subito una piscina olimpionica": a Trento si mobilitano Federnuoto e società

Lettera aperta al Sindaco e all'Assessore

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Nella giornata di lunedì, il presidente del Comitato Provinciale di Trento della Federazione Italiana Nuoto, Cristian Sala , e i presidenti delle società sportive di Trento  hanno inviato una lettera aperta al Sindaco del Comune di Trento, Franco Ianeselli , e all'Assessore allo Sport del Comune di Trento, Salvatore Panetta , ribadendo la posizione della Federazione e delle società in attesa che il Consiglio Comunale valuti il progetto relativo al nuovo polo natatorio del capoluogo.

Di seguito il testo della lettera:

Egregio Sindaco, cortese Assessore, buongiorno.

Ci rivolgiamo a voi, rappresentanti istituzionali e uomini di sport, con riferimento a quanto è agli onori della cronaca relativamente al nuovo polo natatorio di Trento.

Lo sport è pragmatismo, concretezza, impegno quotidiano.

Riteniamo quindi siano assolutamente inutili “giri di parole”, interpretazioni, azioni volte alla polemica sterile o alla ricerca di soluzioni di compromesso al ribasso che non ci porterebbero realmente da nessuna parte.

Con la presente lettera aperta, il Comitato Provinciale della Federazione italiana Nuoto, in rappresentanza del mondo delle discipline acquatiche trentine, e le società sportive con sede nel capoluogo, intendono ribadire con forza e convinzione le richieste già più volte illustrate nelle opportune sedi.

Trento ed il Trentino, come gran parte degli altri Comitati Regionali (esclusi i soli Comitati dell’Alto Adige, della Basilicata e del Molise), deve poter contare su una vasca olimpionica da 50 m. e su una vasca di profondità variabile per attività didattiche e per il riscaldamento/defaticamento (di dimensioni anche ridotte rispetto alla prevista vasca da 25 m. X 16,5 m.) e con pontone mobile:

  1. per aver garantiti idonei spazi per la preparazione e l’allenamento, sia in vasca da 25 m. (20 corsie) che in vasca da 50 m. (10 corsie);
  2. per aver garantiti idonei spazi, utilizzabili nella quotidianità della gestione dell'impianto, per la didattica (scuola nuoto rivolta soprattutto ai bambini) e per il benessere (acquagym ed attività similari rivolte ad adulti ed anziani non agonisti);
  3. per poter organizzare le attività federali e gli eventi previsti a livello regionale che necessitano già, ad oggi, della vasca da 50 m. e che attualmente si svolgono gioco forza fuori Provincia (nuoto di fondo, salvamento, pallanuoto);
  4. per organizzare eventi (federali e non) di livello nazionale ed internazionale, garantendo da una parte il pieno sviluppo del nostro settore agonistico nelle varie discipline, dall’altra un’importante ricaduta di indotto sulla città di Trento.

La non realizzazione della vasca didattica e di riscaldamento/defaticamento permetterebbe di soddisfare solo ed esclusivamente la parte legata all’allenamento, compromettendo le altre prospettive, fondamentali per il pieno sviluppo del movimento e per una importante ricaduta anche economica sul territorio. Andrebbe poi a precludere tutte quelle attività di avviamento al nuoto e legate al benessere che necessitano di uno spazio didattico con profondità variabile.

Trento, per tradizione, risultati e per numeri, chiede con forza sia risolta in via definitiva la problematica riguardante gli spazi per la disciplina dei tuffi. La proposta discussa fino a qualche settimana fa prevedeva la realizzazione di uno spazio che dava soddisfazione alle varie esigenze, partendo dalla predisposizione di una serie di trampolini da 1 m. e 3 m. fino alla realizzazione di una piattaforma a diverse altezze compresa quella da 10 metri e relativa vasca con profondità idonea all’uopo. Il venir meno di tale prospettiva, considerata l’attuale disponibilità di strutture obsolete e inadeguate e di spazi assolutamente insufficienti non permette il pieno sviluppo di un movimento che ha portato Trento ed il Trentino, grazie ai suoi atleti, ad essere conosciuto nel Mondo.

Nel pieno rispetto dei ruoli e di chi ha la responsabilità delle scelte politico amministrative in un momento così difficile, chiediamo quindi;

  • che si individui nei tempi più rapidi possibili la soluzione progettuale definitiva, senza ulteriori rinvii o perdite di tempo;
  • che nel definirla si facciano scelte lungimiranti e di prospettiva, non trovandoci, magari fra qualche tempo, a dover rincorrere soluzioni di ripiego che ad oggi potrebbero invece rientrare a pieno titolo, in modo organico, nel progetto e nella sua successiva realizzazione.

Con la presente siamo anche a ribadire la piena disponibilità della Federazione Italiana Nuoto, locale e nazionale, a sedersi fin da subito ad un tavolo di lavoro per ragionare sulle migliori modalità di gestione e sull’inserimento di tali strutture nel circuito di eventi, manifestazioni, collegiali e stage a livello nazionale ed internazionale.

IL PRESIDENTE DEL COMITATO PROVINCIALE – Cristian Sala

I PRESIDENTI DELLE SOCIETA’ SPORTIVE DI TRENTO

Lettera aperta - documento ufficiale

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