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Butini e il bilancio a metà manifestazione. Risultati importanti nonostante il Covid. Bravi tecnici e società

Prima della quarta giornata di finali abbiamo raggiunto Cesare Butini, Direttore Tecnico della nazionale di nuoto per un breve bilancio a metà manifestazione. 

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Tra tante medaglie raccolte ai campionati europei di Budapest, in particolare nella giornata di ieri. Abbiamo raggiunto Cesare Butini, Direttore Tecnico della nazionale di nuoto per un breve bilancio a metà manifestazione.

Come al solito c’è un discreto equilibrio tra le aspettative disattese e le sorprese dei risultati inaspettati. Sicuramente è un campionato europeo particolare. Alcuni dei nostri big sono venuti per far bene pur non essendo al cento per cento della loro preparazione. Sono passate solo sette settimane dalla fine dei campionati italiani, e la preparazione ancora non è stata ancora ottimizzata.

Abbiamo visto cose eccezionali come ad esempio il percorso fatto da Alessandro Miressi che in 3 gare consecutive [100 stile libero] ha registrato ben tre record italiani.

Bilancio positivo, nonostante qualcosa di negativo. Non ci aspettavamo il quarto posto di Gabriele Detti nei 400 stile libero. Forse nemmeno l’argento di Gregorio Paltrinieri, che però, pur non volendo, era prevedibile. Da considerare che ha nuotato i 1500 stile libero dopo la 5 e la 10 chilometri e la staffetta 4x1250. Proprio sul tema Paltrinieri, con la gestione del settore fondo, è stata condivisa una preferenza di impegno sulle prove in acque libere per permettergli di acquisire maggiore esperienza. Fermo restando che a Tokyo verranno svolte prima le gare in piscina e poi in acque libere.

In ogni caso bene tutto il movimento, bene Acerenza.

Un piacere vedere atleti che tornano ad alti livelli o che danno segnali importanti per la qualificazione olimpica. Due esempi su tutti Alessandro Pinzuti nei 100 rana con 59.20 e Ilaria Cusinato con 4.38.08 nei 400 misti.

Hanno ben figurato i ragazzi della 4x200 stile libero. Per una corretta analisi bisogna tener presente che alcune nazioni come la Gran Bretagna hanno fatto un importante passo in avanti.

Quello delle raniste femmine invece è un fenomeno che ci invidia tutto il mondo. Mi fa piacere per la Castiglioni che ha potuto raccogliere un successo importante. Un riscontro che potrà farle capire che non deve demordere, che potrà dare molto al nostro movimento e a se stessa. È importante vedere qualche giovane che consolida il proprio ruolo, ad esempio Burdisso, anche attraverso una crescita un po’ più lenta ma costante come Ceccon.

Le ragazze hanno peccato un po’ di inesperienza, come ad esempio Crispino. Ma ricordiamo che sono state convocate proprio per crescere. Il covid non ha permesso di misurarsi come avremmo voluti.

In sintesi un bilancio assolutamente positivo. L'unica nota dolente in vista Tokyo è che probabilmente non saremo presenti all’Olimpiade con la staffetta 4x100 stile libero femminile. Ne eravamo già consapevoli.L’importante adesso è ripartire con un progetto che possa coinvolgere le atlete più giovani per riuscire a far meglio.

Ora aspettiamo la conferma di Simona Quadarella nei 1500, oltre ai 200 stile libero femminili di oggi pomeriggio. Ci attendono ancora quattro giorni di competizione, che ci regaleranno altre indicazioni e spero altre medaglie. Abbiamo una squadra che guarda con fiducia all’impegno attuale ma soprattutto all’impegno olimpico.

Il Direttore Tecnico del nuoto azzurro è poi intervenuto sui tecnici italiani e sul loro valore

Il livello degli atleti è diretta conseguenza del livello dei tecnici. L’investimento che la FIN ha fatto ormai da anni è stato quello verso i tecnici. Attenzione sulla loro formazione, sull’opportunità di affiancarli e supportarli, perché riteniamo che la formazione dei tecnici si possa creare un sistema virtuoso sul risultato sportivo e sulla gestione degli atleti.

Gli allenatori giovani devono acquisire ancora esperienza, in particolare sulla gestione dell’atleta, anticipando problemi ed esigenze. È fondamentale comprendere che la Federazione è a supporto anche attraverso l’esperienza di tecnici più esperti. I tecnici italiani sono molto preparati.

In questo momento così particolare e drammatico, raggiungere risultati di questo valore è ancora più meritevole. Questo merito è dei tecnici e delle società

Foto © Andrea Staccioli Deepbluemedia

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