Olimpiadi, l'allarme dei medici: "Impossibile garantire assistenza per tutti"
Il presidente dell'Ordine dei medici di Tokyo lamenta l'assenza di programmazione da parte del Comitato organizzatore e auspica lo svolgimento della manifestazione a porte chiuse
I grattacapi per gli organizzatori dei Giochi non finiscono mai. Oggi è Satoru Arai, direttore della Tokyo Medical Association, a lanciare l'allarme sulla carenza di personale medico in vista delle Olimpiadi.
Arai ha dichiarato all'agenzia Reuters che sarà "impossibile" reclutare un numero di medici e infermieri sufficiente a garantire la tutela sanitaria e il pronto intervento durante la manifestazione dovendo al contempo gestire l'emergenza pandemica tuttora in corso (ricordiamo che pochi giorni fa le autorità cittadine hanno proclamato lo stato di emergenza a Tokyo fino al mese di marzo e che il tasso di occupazione dei letti negli ospedali è oggi del 73%). "Sono in contatto continuo con medici inizialmente resisi disponibili per i Giochi che confermano la loro impossibilità a partecipare in un momento in cui gli ospedali sono al collasso".
Tutto ciò nonostante la scorsa settimana il Ministro per le Olimpiadi Seiko Hashimoto avesse dichiarato che il governo stava reclutando "circa diecimila" medici e infermieri per l'assistenza durante i Giochi.
Arai afferma che le possibilità di garantire assistenza migliorerebbero considerevolmente in caso la manifestazione si svolgesse a porte chiuse. "È impensabile pensare di sovraccaricare ulteriormente gli ospedali con gli spettatori che dovessero contrarre il virus durante l'evento. È impossibile, da qualsiasi punto di vista. Già alla fine dello scorso anno abbiamo sollecitato il Comitato organizzatore a fornirci il piano sanitario, ma non abbiamo ancora ricevuto notizie".
Leggi la notizia su Reuters [ENG]
Ph. © Vidal Balielo @Pexels
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