Olimpiadi, le preoccupazioni del Comitato organizzatore: più test e più infermieri
La sanità giapponese è sotto pressione a causa delle citate varianti che hanno costretto le autorità a dichiarare per la terza volta lo stato di emergenza nella Città metropolitana di Tokyo
La diffusione della pandemia di Covid e le preoccupazioni legate alla diffusione delle nuove varianti del virus spingono le autorità giapponesi a moltiplicare le misure di sicurezza.
Tutti i partecipanti provenienti dall'estero dovranno sottoporsi ad almeno due test nelle 96 ore precedenti la partenza e saranno nuovamente testati in aeroporto al momento dell'arrivo in Giappone.
Tra mercoledì e venerdì saranno pubblicati i nuovi playbook per tutti i partecipanti ai Giochi che illustreranno le misure igienico sanitarie, scrupolosamente elencate a partire dalla quarantena di quattordici giorni (nei quali gli atleti potranno muoversi solo all'interno del Villaggio olimpico e verso e dal campo di allenamento o gara) dopo l'arrivo e all'obbligo di sottoporsi a test quotidiani.
Nel frattempo il Comitato organizzatore si sta adoperando per ingaggiare ulteriori 500 per garantire l'assistenza medica durante l'evento, la principale sfida logistica in un momento in cui la sanità giapponese è sotto pressione a causa delle citate varianti che hanno costretto le autorità a dichiarare per la terza volta lo stato di emergenza nella Città metropolitana di Tokyo e nelle prefetture di Osaka Kyoto e Hyogo nel Giappone occidentale, dal 25 aprile all'11 maggio.
Leggi la notizia su Kyodo News [ENG]
Ph. © Vital1na @Pexels
ENTRA NEL NOSTRO CANALE TELEGRAM PER AVERE COSTANTI AGGIORNAMENTI
UNISCITINON PERDERTI NESSUNA NOTIZIA SUL NUOTO ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER