Pirateria mediatica, il CIO chiede azioni contro l'Arabia Saudita
A causa di una controversia con il Qatar, nel più grande paese del Medio Oriente l'unico modo per assistere ai Giochi sarà tramite canali non autorizzati
Il Comitato olimpico internazionale (CIO) ha scritto al Dipartimento del commercio degli Stati Uniti (USTR), l'organismo che si occupa tra l'altro di assegnare i domini su Internet, per manifestare le proprie preoccupazioni riguardo la violazione della proprietà intellettuale in Arabia Saudita e chiedere "appropriate iniziative" per limitare il fenomeno.
Le preoccupazioni espresse dalla funzionaria Lana Haddad e dalla responsabile delle questioni legali Mariam Mahdavi riguardano la trasmissione illegale delle Olimpiadi nel paese, e sono state manifestate in una lettera pubblicata dal blog Torrent Freak.
L'emittente beIN Sports, che detiene i diritti per la trasmissione dei Giochi in Medio Oriente fino al 2024, non è trasmessa in Arabia Saudita a causa di una controversia con il Qatar, dove ha sede l'emittente: ciò significa che gli spettatori utilizzeranno media non autorizzati, come già accade per altri eventi come la Coppa del mondo di calcio o la Premier league.
"Siamo estremamente preoccupati per l'impatto della pirateria online sulle nostre proprietà intellettuali nei prossimi 12 mesi" scrive il CIO (che, è utile ricordare, si finanzia esclusivamente attraverso lo sfruttamento delle proprietà intellettuali legate ai Cinque cerchi) "È indispensabile stabilire un sistema di protezione che permetta di raggiungere l'audience più vasta possibile in Medio Oriente e in Nord Africa senza danneggiare economicamente il Movimento olimpico"
Leggi la notizia su Torrent Freak [ENG]
Ph. © tookapic @Pixabay
ENTRA NEL NOSTRO CANALE TELEGRAM PER AVERE COSTANTI AGGIORNAMENTI
UNISCITINON PERDERTI NESSUNA NOTIZIA SUL NUOTO ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER