Thomas Bach: “Eravamo pronti a sospendere l’Italia ..."
Miracle à l’italienne. " ... Per un miracolo politico di cui solo l'Italia sembra capace, il governo di Giuseppe Conte è riuscito a scongiurare la minaccia di una sospensione del movimento olimpico ..."
Il Presidente del Comitato Olimpico Internazionale Thomas Bach (67), nel corso della videoconferenza stampa di ieri a Losanna ha dichiarato che il CIO sarebbe stato pronto a sospendere l'Italia qualora non fosse stata ristabilita l'autonomia del CONI, confermando le indiscrezioni pubblicate l'altro ieri dal quotidiano la Repubblica, autonomia poi arrivata in extremis grazie ad un decreto legge approvato d’urgenza il 26 gennaio nelll’ultimo Consiglio dei Ministri del governo Conte (bis), decreto che dovrà essere convertito in Legge entro 60 giorni.
“Abbiamo chiuso il caso Coni e siamo soddisfatti per l’accordo raggiunto con il Governo. Eravamo pronti a sospendere l’Italia, trattiamo tutti comitati nazionali allo stesso modo, non avremmo fatto preferenze ... Le misure adottate frenano la nostra preoccupazione sull'autonomia e sul ruolo del Coni nel Paese"
Il quotidiano francese France Jeux titola " Miracle à l’italienne" " ... Per un miracolo politico di cui solo l'Italia sembra capace, il governo di Giuseppe Conte è riuscito a scongiurare la minaccia di una sospensione del movimento olimpico ... "
Ribadita la volontà di andare avanti nell'organizzazione dei Giochi.
"Vogliamo andare avanti con l’organizzazione delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi, siamo completamente impegnati in questa direzione ... ci sono molte speculazioni che parlano di annullamento, piano B, ricollocazione e di ulteriore rinvio. Non vogliamo perdere tempo con queste cose: siamo pienamente concentrati su stabilire come le Olimpiadi avverranno, non se avverranno ... Non lavoriamo sul se , ma sul come. Siamo già concentrati sulla cerimonia d’apertura ..."
In merito alla vaccinazione degli atleti.
"Non vogliamo far saltare la fila agli atleti. La priorità deve essere data alle persone ad alto rischio, al personale medico e a chi ogni giorno manda avanti i servizi essenziali nei vari paesi. Abbiamo chiesto ai comitati nazionali di entrare in contatto con i governi per capire in ogni Paese se ci sia un protocollo per vaccinare gli atleti rispettando le priorità."
A febbraio le prime linee guida
“Stiamo combattendo per gli atleti. E come atleti. Stiamo prendendo in considerazione le contromisure per ogni scenario, parlando con tutti gli esperti coinvolti: l’OMS, il governo giapponese, le aziende farmaceutiche ... è troppo presto per dire oggi quali siano le contromisure più funzionali a luglio. A inizio febbraio pubblicheremo la prima versione delle linee guida."
La conferenza stampa
ph: IOC - GREG MARTIN
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