22° Meeting del Titano: La rappresentativa della Nazionale - I Tecnici.

Seconda e ultima giornata di gare al Multieventi Sport Domus di Serravalle a San Marino per la 22° Edizione del Meeting del Titano.

Abbiamo raccolto le dichiarazioni dei tecnici che hanno accompagnato la rappresentativa della Nazionale.

Davide Conconi

È bello vedere come i ragazzi si siano ritrovati tra di loro in un clima sereno e collaborativo. Non è scontato mettere insieme grandi e piccoli e che da questo ne esca una buona trasferta. I giovani hanno modo di osservare e capire come si deve gestire una gara, la tensione e le tempistiche, perché ogni meeting si caratterizza per alcune particolarità e il bravo atleta sa adattarsi senza che la prestazione ne risenta. Anche la flessibilità e la capacità di adattamento sono aspetti che vanno allenati. 

Paolo Palchetti

Rappresentare la Nazionale è sempre un onore e ringrazio Cesare Butini per l'ooportunità: supportare il gruppo di atleti che qui ci rappresentava è stato interessante e stimolante allo stesso tempo. Come tecnico ho la possibilità di vedere i giovani in azione e misurare la loro crescita sportiva. Questo meeting, per la sua collocazione temporale all'interno della stagione, diventa un riferimento importante. Non è solo un momento di crescita per i ragazzi, ma un importante confronto anche per noi allenatori.

Franco Fanella

È un piacere e un onore rappresentare la Nazionale insieme ai colleghi e ai ragazzi. Ringrazio la Federazione, Cesare Butini e Fabrizio Antonelli, che in questi due anni di collaborazione con lui mi ha messo nella condizione di essere qui oggi. La manifestazione è davvero ben organizzata e si colloca in un momento prezioso della stagione. Ci consente di trarre spunti e informazioni importanti per il proseguio della stagione. È doveroso fare un plauso ai tecnici che hanno preparato gli atleti che noi abbiamo accompagnato: se i ragazzi hanno ottenuto buoni riscontri, il merito è sicuramente loro.

Davide Pontarin 

È un'opportunità importante per i nostri ragazzi: abbiamo l'occasione di far stare insieme i ragazzi più esperti, con quelli più giovani. Sono momenti di crescita per entrambi: i grandi hanno l'opportunità di essere da esempio e accompagnare i meno esperti in un'esperienza che può essere vissuta con meno stress; i giovani possono vedere come i compagni più grandi riescono a calibrare la tensione in funzione degli obiettivi.

Credo che anche questo faccia parte del percorso di crescita di un atleta. La prestazione si compone di tanti fattori: l'aspetto mentale è importante tanto quanto quello dell'allenamento.