Il Dott. Andrea Felici in merito al comunicato FMSI
Abbiamo chiesto un parere al Dott. Andrea Felici, medico delle squadre nazionali della Federazione Italiano Nuoto e docente nazionale del Settore Istruzione Tecnica, circa il comunicato della Federazione Medico Sportiva (FMSI).
Dottor Andrea Felici
La Federazione Medico Sportiva si è espressa con un parere importante riguardo la possibilità di poter far svolgere allenamenti agli atleti che in questi giorno sono stati messi ai box a causa dell’Emergenza Sanitaria.
Il comunicato prevede tre diverse tipologie di atleti che rispecchiano l’ organizzazione dello sport del Calcio:
- Società Professionistiche (serie A, B; C);
- Società Dilettantistiche (Calcio Femminile, Calcio a 5 e tutte le categorie dilettantistiche);
- Settore Giovanile e Scolastico (scuola calcio, categoria, esordienti, giovanissimi ed allievi – di società non professionistiche).
Rapportare questi parametri agli atleti “acquatici” non è semplice – ovvero al momento attuale NON ESISTONO in Italia società professionistiche di sport acquatici, mentre tutte le Società affiliate sono società dilettantistiche che poi a loro volta svolgono attività definite di base come i corsi di nuoto, acquagym e tutte le altre attività di base.
Credo che riguardo alla tempistica di rientro – il tutto sia legato all’andamento della situazione epidemiologica e soprattutto al rispetto delle normative GOVERNATIVE, dove al momento attuale l’indicazione è di uscire solo e soltanto per comprovati motivi.
Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 09 Marzo us recita che “ gli impianti sportivi sono utilizzabili, a porte chiuse, soltanto per le sedute di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) e dalle rispettive federazioni, in vista della loro partecipazione ai Giochi Olimpici o a Manifestazioni nazionali ed Internazionali.. ” pertanto in base a ciò in attesa che venga presa una decisione in merito all’esecuzione dei Giochi Olimpici o meno.
Credo che la volontà comune dell’ambiente “acquatico” e non sia quella di tornare in piscina il prima possibile e per fare questo al momento abbiamo un’arma fondamentale che dobbiamo giocarci al meglio in quanto la durata dell’epidemia dipende solo e soltanto dal NOSTRO atteggiamento pertanto è necessario seguire le indicazioni che ci vengono fornite a livello GOVERNATIVO e soprattutto usare ricordarsi di “RESTARE A CASA”.
© Claudio Zamagni/Deepbluemedia
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