Alessandro Miressi: "sono il primo in Italia e in Europa, non sono ammesse distrazioni"
Il velocista torinese riparte in direzione Tokyo2021 e guarda anche alla staffetta azzurra: "combattiamo insieme, vinciamo insieme".
Doveva essere un'annata all'insegna dell'oriente e dei Giochi olimpici e invece sappiamo tutti come è andata. Un 2020 anomalo e senza manifestazioni importanti, eccetto una, nella piscina più bella del mondo. Proprio il mese scorso Roma ha aperto le porte al Trofeo Sette Colli , ad atleti, tecnici, media e organizzatori in tutto il rispetto del protocollo anti Covid. Le porte sono rimaste chiuse al pubblico, ma dietro le mascherine l'emozione era quella di sempre, così come la smania di tornare sul blocchetto di partenza.
La tre giorni romana porta con sé un grande valore: non solo segna la fine di un quadriennio da ricordare, ma ci rilancia verso altri quattro anni con ben due rassegne olimpiche (precisiamo: Coronavirus permettendo). Ora si riparte verso Tokyo 2020ne e lo sa bene il primatista italiano e Campione europeo dei 100 metri stile libero, il gigante Alessandro Miressi che ha comunque mantenuto alta la motivazione:
Mi è dispiaciuto non competere nel corso di questa stagione, ma è andata così. Ora si guarda al futuro. Sono comunque soddisfatto di questo unico evento dato che sono andato vicino ai miei tempi migliori e nei 50 metri ho migliorato. Il prossimo anno ricominceremo da capo e anche meglio. Come mi motivo? Diciamo che sono il primo in Italia e in Europa e devo stare sempre attento a ciò che succede intorno a me. Devo sempre lavorare per migliorare sempre di più e arrivare anche più in alto di un Campionato europeo.
Concentrato e determinato nel raggiungere i propri obiettivi, l'atleta del Centro Nuoto Torino allenato dal tecnico Antonio Satta e membro del Gruppo Sportivo Fiamme Oro ha dimostrato una crescita interiore e una certa maturità a due anni di distanza dalla sua medaglia europea di Glasgow e infatti ora pensa anche alla staffetta 4x100 stile libero, dove lui è senza dubbio una pedina importante:
Mi piace gareggiare da solo, ma in gruppo è ancora più adrenalinico. il concetto di base è uno: siamo tutti insieme, combattiamo insieme e vinciamo insieme.
Photo Giorgio Scala/DBM/Insidefoto
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