Bracciate Azzurre - Giulia Ghiretti: “A Tokyo in 4 gare per tornare a casa col sorriso come a Rio”
La venticinquenne di Parma si è raccontata in esclusiva a Nuotopuntocom, parlando anche dell’incidente che l’ha portata in vasca: “Non lo vedo né come benedizione né come castigo, è un qualcosa che fa parte della mia vita. Non c’è un prima o dopo, la vita è una sola e non ci sono 2 Giulie differenti, sono sempre io“.
Un 2019 da protagonista, non solo tra le corsie acquatiche. Oltre alle luccicanti medaglie conquistate ai Mondiali di Londra dello scorso settembre (argento nei 100 rana SB4 e bronzo nei 200 misti SM5), Giulia Ghiretti è stata lo splendido volto del movimento paralimpico alla Cerimonia dei Collari d’Oro al merito sportivo di lunedì scorso , improvvisandosi presentatrice assieme allo sciabolatore e campione olimpico Aldo Montano .
Una piccola parentesi un po’ diversa per la venticinquenne di Parma, tesserata per la Ego Nuoto e per le Fiamme Oro, trasferitasi a Milano per studiare e allenarsi alla corte di Max Tosin. Il cammino verso Tokyo 2020 (25 agosto-6 settembre), che sarà la sua seconda Paralimpiade dopo l’esordio di Rio 2016, prosegue ad ampie bracciate. Di recente, tra l’altro, è entrata anche nel pool di testimonial della Onlus Sport Senza Frontiere
NPC Giulia, ci racconta come è andata la sua prima volta da presentatrice?
GG Quando me l’hanno proposto, all’inizio ero titubante, ma poi ho detto di sì perché mi ha onorato molto la richiesta del Cip: se han pensato a me vuol dire che c’è qualcosa di buono.
La Cerimonia dei Collari d’Oro - foto Mezzelani DMT/CIP
NPC Si è divertita a duettare con Aldo Montano?
GG Ero molto curiosa di sapere chi sarebbe stato l’atleta Coni, lui era molto simpatico e alla mano. Ho sentito alcuni pareri da fuori e devo dire che dovremmo aver funzionato bene come coppia di conduzione. Fare domande non è facile, comunque, forse voi giornalisti siete abituati, ma da atleta ad atleta devi prima vincere un po’ di timidezza.
NPC E il nuoto l’ha aiutata in questo senso, facendola diventare una delle stelle della nostra Nazionale azzurra trionfatrice nel medagliere dell’ultima rassegna iridata.
GG La trasferta di Londra è stata davvero speciale. Avevo visto i Giochi alla tv nel 2012, perché già avevo cominciato a nuotare dopo l’incidente del 2010. Mi è piaciuto tutto di questi Mondiali, dalla piscina, che era diversa da come me la immaginavo, all’organizzazione, visto che il nostro hotel era a dieci minuti di distanza a piedi e non occorreva utilizzare i trasporti per spostarsi.
NPC Il suo bilancio?
GG Un po’ di amarezza per i 50 delfino S5 c’è, ma nel complesso è stata una spedizione più che positiva, grazie anche all’ottimo risultato nei 200 misti.
NPC Quali sono gli appuntamenti in vista di Tokyo?
GG Dal 27 febbraio al 1° marzo farò le World Series a Lignano Sabbiadoro, perché sono state anticipate visti gli Europei di maggio a Funchal. In quell’occasione farò anche la classificazione internazionale.
Giulia in acqua ai Mondiali di Londra - foto Bizzi/Finp
NPC Ci racconta che importanza ha quest’ultimo aspetto?
GG È una spada di Damocle e dalla classificazione dipende tutta la tua carriera. Perché in una classe puoi essere bravissimo e nell’altra molto meno. Negli ultimi anni si è fatto tanto perché possano essere più eque possibili, ma c’è ancora tanto da mettere a posto.
NPC Che idea aveva del mondo paralimpico prima dell’incidente che le occorse nel 2010 facendo trampolino elastico?
GG Non lo conoscevo. Non so se è perché ci sono dentro, ma mi dà l’impressione che adesso se ne parli molto di più. Mi piace che molti ragazzi che incontro in giro si informino e mi chiedano consigli. Non mi sento un modello per nessuno, ma se posso essere utile, lo faccio volentieri perché anch’io ho avuto bisogno di altri quando ho cominciato ad approcciarmi al nuoto.
NPC È stato difficile?
GG Diciamo che non è come quando vai alla prima scuola di nuoto vicino a casa e iscrivi tuo figlio. In questo senso, anche i social possono anche essere utili, arrivano diretti alla persona e danno la possibilità di avere maggiori informazioni e sapere a chi rivolgersi. A me, ad esempio, arrivano tante richieste, come quella di una ragazzina di Parma che voleva fare handbike e che dopo un po’ mi hanno presentato. Dopo averla provata, mi ha rivelato di non aver mai sentito delle sensazioni così forti e di essersi sentita viva. È bello quando ricevi questi feedback, dà ancora più valore a quello che fai.
NPC Quanto la supporta la sua famiglia?
GG Loro sono scatenati e mi seguono a ogni gara. Poi sanno che se anche non li calcolo, in realtà so che ci sono sempre e il loro appoggio è prezioso.
Giulia con i fratelli Anna e Pietro - foto di Iacopo Barattieri
NPC Le capita mai di pensare: “Che cosa sarebbe stato se....”?
GG Di sicuro non avrei mai fatto le Olimpiadi, nel trampolino perché ero abbastanza scarsa. (Ride; ndr) L’incidente non lo vedo né come benedizione né come castigo, è un qualcosa che fa parte della mia vita. Non c’è un prima o dopo, la vita è una sola e non ci sono 2 Giulie differenti, sono sempre io. Nel mio caso, è successo che ero piccola: sono cresciuta in modo diverso, ma sono sempre la stessa persona.
NPC Ha già deciso che gare nuoterà in Giappone?
GG 50 dorso, 50 delfino, 100 rana e 200 misti.
NPC Obiettivo?
GG Essere soddisfatta. Tornare dello stesso umore con cui sono tornata da Rio. Sicuramente, la seconda Paralimpiade non sarà come la prima, perché là era tutto nuovo. Sarà diverso, ma speciale a modo suo, me lo auguro
NPC E poi?
GG Dopo tokyo, ragionerò un po’ alla volta. Sicuramente voglio finire l’Università di Ingegneria biomedica a Milano. Ho sempre fatto fatica vedere lo sport senza agonismo, anche se mi piace lo sport in sé per sé. Quindi, non lo so cosa farò da grande, ve lo dirò più avanti.
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