Farfalle accademiche: tra lauree e medaglie
Studio e sport, un binomio possibile. Elena di Liddo, Alessia Polieri e Stefania Pirozzi ne sono la dimostrazione: tre specialiste della farfalla e con una carriera accademica alle spalle.
Impegno, sacrificio e dedizione: le parole chiave per conciliare studio e sport nel migliore dei modi. La nazionale azzurra è ricca di talenti che hanno raggiunto ottimi risultati sportivi e al contempo hanno portato avanti la carriera accademica. A breve, la piscina Scandone di Napoli ospiterà le Universiadi : la prova che studio e sport sono un binomio possibile (e vincente).
" Gareggiare in casa è un valore aggiunto ", che motiva ed esalta gli atleti. Ce lo confermano le tre specialiste della farfalla Alessia Polieri , Stefania Pirozzi ed Elena Di Liddo . Le tre azzurre oltre ad aver conseguito risultati degni di nota nello sport si sono laureate con grande spirito di abnegazione e forza di volontà. Se l'atleta dell'Imolanuoto è pronta a volare sulle acque della rinnovata Scandone, Elena e Stefania non potranno partecipare alle Universiadi, ma ricordano le esperienze passate e lanciano un messaggio ai più giovani: "credeteci".
Alessia Polieri
Sono molto felice, è sempre bello gareggiare in casa. Siamo a ridosso della la partenza. Ho qualche acciacco alla spalla come al solito, essendo la farfalla il mio stile. Quattro anni fa, 2015, alle Universiadi Gwangju sono arrivata a medaglia. Sono estremamente contenta di nuotare a Napoli, raramente abbiamo la possibilità di ospitare un evento di portata internazionale. Il tifo poi… Immagino che sarà una bolgia"
Stefania Pirozzi
Portare avanti gli studi è fondamentale, anche se hai raggiunto un buon livello sportivo, quindi invito tutti a crederci. Poter ospitare le Universiadi è un valore aggiunto e io, purtroppo, per soli 14 giorni non rientro. Sarebbe stato bellissimo partecipare, perché si disputeranno proprio vicino a casa mia. Faccio un grosso in bocca al lupo a tutta la spedizione azzurra, e mi auguro che ci faranno vivere grandissime emozioni, come al solito.
Elena Di Liddo
Sono dispiaciuta di non poter partecipare alle Universiadi, purtroppo hanno abbassato il limite di età. Ho partecipato a tre edizioni, andando sempre a medaglia. Peccato, ci tenevo molto. Si tratta di un evento che mi sta tanto a cuore, in quanto mi ha aiutata nella mia crescita. Conciliare questo sport con lo studio non è stato per niente semplice. Occorre fare molti sacrifici per avere una carriera sportiva e raggiungere un buon livello, figuriamoci per portare avanti entrambe le strade. Io ho approfittato del periodo di stop in seguito al mio incidente del 2015: il nuoto è uno sport bellissimo, ti regala emozioni e soddisfazioni indescrivibili. Il rovescio della medaglia è che ti può mettere fuori dai giochi da un momento all’altro. Io avevo un obiettivo: trovare un’alternativa al mio percorso sportivo. Mi sono impegnata tanto, mi sono fatta forza e ho cercato di studiare il più possibile. Ringrazio la mia Università che mi ha dato la possibilità di studiare nel modo più tranquillo possibile grazie al progetto “doppia carriera” , ideato per gli sportivi di alto livello. Un consiglio a tutti: dovete crederci, perché volere è potere. Sembra banale, ma è così.
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