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Galà Team Veneto 2019

Report esclusivo da Padova

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"Il Team Veneto non è una squadra, è una famiglia. Una famiglia unita nel ricordo del padre fondatore Gianni Gross, che cresce ogni anno (da questa stagione fanno parte del Team anche le società Stile Libero e Piave Nuoto) portando avanti i propri valori: solidarietà, spirito di squadra, promozione del talento". Con queste parole il presidente Davide Pontarin apre il consueto appuntamento che raccoglie atleti, tecnici e genitori di una realtà che, a ventisei anni dalla fondazione, sembra più in salute che mai.

"Il Veneto è trainante per il nuoto italiano" conferma il DT delle squadre nazionali Cesare Butini, ospite d'onore dell'evento che ha consegnato le borse di studio agli atleti che si sono distinti nella stagione 2018/2019. "Abbiamo avuto nazionali giovanili in cui sette convocati su dieci provenivano da questa regione, all'interno della quale il Team Veneto svolge un ruolo da protagonista. Si percepisce lo spirito di Gianni Gross: gli atleti prima di tutto. Un insegnamento che mi ha trasmesso dal giorno del nostro primo incontro, nel 1969 durante un collegiale a Cava dei Tirreni, io giovanissimo atleta lui già tecnico federale".

Tra i premiati i capitani Aglaia Pezzato e Andrea Toniato, mentre via web sono arrivati i saluti di Matteo Furlan dalla Giordania e di Ilaria Cusinato e Shane Tusup da Berlino. Presente invece Eleonora Brotto, appena scesa dal treno che la riportava a casa dal collegiale di Piombino. Presenti per portare la propria testimonianza anche Diego Bonavina, Assessore allo Sport del Comune di Padova, Gianfranco Bardelle, presidente del CONI Veneto, e Silvano Lindaver, vicepresidente del CR Veneto della FIN e dirigente del Team Veneto. Assente per impegni istituzionali il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, che ha fatto pervenire i propri saluti per iscritto.

Non ci siamo lasciati scappare l'occasione per qualche domanda ai giovani in rampa di lancio, rigorosamente in ordine alfabetico (interviste a cura di Silvia Scapol) . Vi ricordiamo che nei giorni scorsi abbiamo pubblicato le interviste a Andrea Toniato - Aglaia Pezzato - Manuel Frigo

PAOLO CONTE BONIN

Nuoto•com: com'è stata l'esperienza del collegiale di Livigno?

Paolo Conte Bonin: È stata un'esperienza molto bella e costruttiva. Siamo un gruppo molto bello di giovani e andiamo tutti d'accordo. Per quanto riguarda i grandi loro sono molto disponibili e umili nel dar consigli ai più piccoli. È stata un'opportunità stare con loro e un onore, sopratutto essere allenati da Claudio Rossetto, un grande allenatore ad alto livello. Io ho fatto una sola esperienza con la nazionale giovanile ovvero i mondiali a Budapest, ed è stato favoloso, un sogno che si è avverato. Si è creato un legame con i compagni di nazionale che non si perderà mai, ci siamo divertiti un sacco e mi ha dato una "spinta" notevole nel voler migliorare in continuazione.

NPC: Cosa rappresenta per te il Team Veneto?

PCB: Il Team Veneto per me è una squadra unica, fin da piccolo ho sempre desiderato far parte di questa squadra. Siamo i più forti a livello giovanile e questo è merito sia di noi atleti che dei tecnici che si impegnano ogni anno sempre di più per farci essere sempre al top nelle manifestazioni importanti. Siamo una vera squadra, ognuno si aiuta a vicenda quando un compagno è giù di morale perché magari una gara è andata male e questo secondo me vuol dire essere una squadra. Con gli allenatori ho un ottimo rapporto, ridiamo e scherziamo in continuazione, mi motivano sempre a dare il meglio e io do il massimo ogni volta che entro in vasca per l'allenamento. Loro fanno di tutto per far sì che io mi alleni sempre al meglio.

NPC: che rapporto ai con le nuove tecnologie, e con i social network in particolare?

PCB: Io non uso molto i social, prevalentemente Instagram anche se non sono molto attivo con il profilo, dopo i mondiali ho cominciato ad usarlo di più.

DAVIDE DALLA COSTA

Nuoto•com: com'è stata l'esperienza del collegiale di Livigno?

Davide Dalla Costa: è stata la mia prima esperienza assieme alla nazionale assoluta. Sono stato sorpreso di tale convocazione, ma nello stesso tempo mi ha riempito di soddisfazione. Ho trascorso una bellissima settimana a contatto con i grandi del nuoto italiano. Pur essendo tra i più “piccoli” dei convocati a questo collegiale, ho cercato di sfruttare al massimo tale occasione. Gli allenamenti in altura sono stati davvero intensi e proficui, cercando di mettere in pratica ogni attività proposta dai tecnici. Sono stato felice di aver conosciuto personalmente Claudio Rossetto, persona molto preparata e disponibile nonché tutti gli altri tecnici che mi hanno coinvolto in questa strepitosa esperienza.

NPC: altri momenti memorabili di questa stagione di crescita?

DDC: dopo i risultati ottenuti ai “criteria” di Riccione e ai “campionati italiani ragazzi” a Roma, con la nazionale giovanile ho vissuto due bellissime esperienze. Nel 2018 ho partecipato alla “Mediterranean cup” a Cipro. E’ stata la mia prima uscita con la nazionale giovanile, dove ho vissuto emozioni mai provate prima, ovvero l’ansia di gestire le gare per meglio rappresentare l’Italia e l’orgoglio di sentire l’Inno d’Italia durante le premiazioni dove sono stato partecipe per ben quattro volte. La seconda esperienza con la nazionale giovanile, è stata a Baku nello scorso mese di luglio.  L’esperienza degli EYOF a Baku, è stata davvero entusiasmante sotto molti punti di vista. In primis, il viaggio con tutti gli atleti delle diverse discipline sportive, mi ha permesso di conoscere altre realtà. Nelle varie giornate di gare, i tecnici ed in particolare Walter Bolognani, hanno saputo trasmetterci tranquillità nei momenti pre-gara e nello stesso tempo darci la giusta carica per rappresentare al meglio la maglia che indossavamo. Come atleta sono stato felice di aver migliorato le mie prestazioni personali ma ancor di più, far parte di uno splendido gruppo molto affiatato e agonisticamente forte.

NPC: che rapporto ai con le nuove tecnologie, e con i social network in particolare?

DDC: al momento, utilizzo i social in modo molto privato, ma come molti ragazzi della mia età, uso principalmente Instagram. L’utilizzo comunque è molto limitato, in quanto ho poco tempo durante la giornata, tenuto conto che al mattino frequento la scuola e tutti i pomeriggi sono impegnati con gli allenamenti in piscina.

STEFANO NICETTO

Nuoto•com: com'è stata l'esperienza del collegiale di Livigno?

Stefano Nicetto: È stata un esperienza davvero utile. L'opportunità di allenarmi in altura, scontrandomi con gli stileliberisti più forti in Italia non ha prezzo. Uno staff molto preparato e paziente, avversari che poi sono diventati amici e un paese davvero molto accogliente e disponibile, hanno creato in quelle due settimane un clima tale da riuscire ad incastrare allenamenti e momenti di svago senza farci mancare nulla. Un inizio stagione col botto, grazie al quale sono riuscito a partire con la stagione olimpica molto preparato e motivato.

NPC: altri momenti memorabili di questa stagione di crescita?

SN: Quest'anno ho avuto la fortuna di essere convocato più volte in nazionale giovanile. Una serie di esperienze che mi hanno fatto crescere molto come atleta e come persona. Sono riuscito a confrontarmi con diversi allenatori e atleti, ognuno con degli allenamenti e delle abitudini diverse. Ho avuto la fortuna poi di avere dei compagni di viaggio fantastici, che hanno reso le mie trasferte uniche. Il mondiale di Budapest per me è stata la trasferta più bella. Uno dei viaggi che porterò sempre con me.  La piscina in cui si sono svolti i campionati era davvero maestosa, mi ha fatto sentire davvero piccolo. Ero quasi intimorito nell'entrarci. Non mi sembrava reale poter gareggiare contro gli atleti più forti provenienti da ogni nazione del mondo. Come atleta ho potuto fare enormi passi avanti, grazie alla competizione

NPC: che rapporto ai con le nuove tecnologie, e con i social network in particolare?

SN: Ultimamente sto cercando di diventare un po' più social, ma non essendo abituato mi risulta un po' difficile condividerci la mia vita.

NPC: Cosa rappresenta per te il Team Veneto?

SN: Il Team Veneto per me è fin da subito stato molto importante. Da quando ero ancora primo anno ragazzi, ad oggi. All'inizio era una meta a cui puntare, perché non ne facevo ancora parte. Poi è diventato una squadra e un nome importante da portare con fierezza. Secondo me è molto importante farci parte, perché grazie al gruppo che si è venuto a creare negli anni, ci motiviamo a vicenda e riusciamo sempre a dare quel qualcosa in più ad ogni competizione, spronandoci a dare sempre il massimo

PIERPAOLO VELLER

Nuoto•com: che giudizio dai della stagione passata?

Pierpaolo Veller: Le esperienze con la nazionale sono state tutte di esito positivo, mi hanno aiutato molto a crescere a migliorarmi. Specialmente mi ha dato degli stimoli per continuare a dare sempre il massimo sia in gara, sia in allenamento. L’Europeo di Helsinki mi ha lasciato una esperienza positiva, divertente e mi ha cresciuto. Mi ha fatto capire che ho ancora moltissima strada da fare e che non devo sentirmi mai arrivato. Sto in un gruppo di sei ragazzi e ragazze. Tutti insieme cercheremo di fare più strada possibile. Ovviamente con umiltà e divertimento.

NPC: Cosa rappresenta per te il Team Veneto?

PPV: Per me il team Veneto è una squadra di altissimo spessore. Con una storia longeva e piana di successi. So che questa squadra potrà dare ancora molto al mondo del nuoto italiano.

NPC: che rapporto ai con le nuove tecnologie, e con i social network in particolare?

PPV: Per mia fortuna sono nato all’inizio del XXI secolo. Ci sono nato con queste nuovo tecnologie. Per me è la normalità.

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