Giuseppe Andreana: "Nuovi corsi di formazione per ampliare l'offerta di nuoto paralimpico. Sogno un tecnico FINP in ogni piscina"
Il nuovo responsabile della formazione FINP condivide obiettivi e progetti per la ulteriore crescita del movimento
- Incontriamo Giuseppe Andreana, universalmente conosciuto come esponente storico della Sezione salvamento di Federnuoto ma da alcuni giorni anche nuovo responsabile nazionale della Federazione italiana nuoto paralimpico (FINP), una realtà in crescita esponenziale sia per tesserati sia per risultati che vuole evidentemente operare un ulteriore salto di qualità nel reclutamento e nella formazione dei tecnici.
Buonasera Giuseppe, qual è il percorso che ti ha portato a questo prestigioso incarico?
I miei rapporti con la FINP iniziano a metà degli anni 2000, quando ancora era il Dipartimento 2 del Comitato italiano paralimpico (CIP) demandato ad occuparsi degli sport acquatici. Il mio interesse era legato alla realizzazione di una ricerca universitaria legata all'inserimento del nuoto per salvamento nell'ambito paralimpico. A seguito di questo primo contatto, quando nel 2010 il CIP ha trasformato i dipartimenti in federazioni sono stato il primo delegato regionale FINP nel Lazio. Da quel momento la collaborazione è stata continua e costante -sono inoltre al terzo mandato come componente della giunta regionale Lazio del CIP , fino ad arrivare a questo nuovo impegno come responsabile della formazione coadiuvato dall'amico Maurizio Marrara , delegato regionale per la Calabria. In questi anni ho collaborato attivamente anche con la Federazione italiana sport paralimpici degli intellettivo relazionali (FISDIR).
Quali ritieni siano i punti di forza dell'attuale offerta formativa FINP? Dove vedi invece spazi di crescita e come pensi di occuparli?
Il principale punto di forza è che un numero sempre maggiore di tecnici sportivi, in primis naturalmente i tecnici di Federnuoto, avverte l'esigenza di approfondire i temi del nuoto paralimpico anche sulla spinta delle società che in numero crescente scelgono di affiliarsi alla FINP e aprire una divisione paralimpica nel loro progetto sportivo. Un interesse crescente che dobbiamo innanzi tutto ai risultati e al lavoro degli atleti e dei tecnici della Squadra nazionale. Londra 2012, Rio 2016 e Tokyo 2021 sono state delle straordinarie vetrine che hanno permesso al nostro movimento di mettersi in evidenza.
Gli spazi di crescita stanno a mio avviso in un maggior sostegno alle strutture e alle delegazioni regionali per favorire l'attivazione di un maggior numero di corsi sul territorio, in modo di offrire a chiunque si voglia misurare con il nuoto paralimpico la possibilità di farlo.
Ricordo che oltre alla promozione dell'attività fra i giovani e giovanissimi il CIP, insieme alle società sportive che svolgono attività paralimpica, ha in essere una convenzione con l'INAIL per la diffusione della pratica sportiva fra le vittime di infortuni sul lavoro che, ahinoi, nel nostro paese continuano ad essere estremamente frequenti. Il nuoto è tra le discipline sportive più richieste.
Vorrei contribuire a raggiungere l'obiettivo è di avere in ogni piscina italiana almeno un tecnico qualificato e formato da noi per poter accogliere tutti coloro che desiderano avvicinarsi all'attività paralimpica.
Dobbiamo inoltre favorire la formazione dei classificatori, sempre per agevolare l'accesso all'attività su tutto il territorio nazionale.
In questo momento siamo impegnati per soddisfare al meglio le esigenze della periferia, a cominciare dai corsi per Istruttore e per Classificatore, senza naturalmente trascurare gli Allenatori. L'attività è frenetica e ho la fortuna di condividere queste responsabilità con l'amico Maurizio Marrara, con il quale ci sentiamo quotidianamente per supportare con la massima efficacia l'attività dei delegati regionali e per ragionare sulle prospettive che ho poc'anzi elencato.
A breve avremo il piacere di condividere le nostre strategie con il nuovo segretario generale Fabrizio Daffini e con tutti i consiglieri della FINP.
Sono consapevole di ricoprire un ruolo importante in una Federazione che ha ottenuto successi straordinari grazie a un enorme bagaglio di conoscenze e competenze che mi sto attivando per sfruttare e promuovere nella maniera più efficace ai fini della crescita dell'intero movimento paralimpico. Arriviamo da due anni di pandemia nel corso dei quali le attività di formazione si sono completamente interrotte e che hanno imposto alle società nostre affiliate sacrifici incredibili: a queste ultime deve andare certamente la riconoscenza dell'intero movimento e per quanto ci compete stiamo facendo il possibile per agevolare la ripresa in tutti gli ambiti.
Puoi dare qualche informazione ai potenziali interessati a una formazione tecnica nell'ambito della FINP?
Certamente: si è appena concluso un corso di formazione per Istruttori a Bologna, la prossima settimana ne è previsto un altro a Portici (NA) e proprio in questi giorni stiamo raccogliendo le iscrizioni per quello che si svolgerà a Padova dal 1 al 3 aprile. Altri corsi istruttori sono previsti in Abruzzo e Lazio. Sul nostro sito è possibile consultare il calendario completo delle attività di formazione
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