Intervista a Nicolò Martinenghi
Prosegue la serie di interviste a margine della seconda edizione della Campus Aquæ Swim Cup
Nicolò Martinenghi
Nato il 1/8/1999
Club: Nuoto Club Brebbia
Tecnico: Marco Pedoja
Personal best: 50 RA 26.97 – 100 RA 59.01 – 200 RA 2.11.63
4 titoli italiani assoluti
NM: “Da sportivo, io credo sia importante comunicare il nuoto come merita: è uno sport che sta regalando tante soddisfazioni a noi italiani e dovrebbe avere più spazio. Il calcio ha monopolizzato tutto. In passato abbiamo avuto poca visibilità, ma senza dubbio con il tempo si può migliorare: servirebbero più siti web e testate dedicare al nuoto.
L’avvento dei social network non ha cambiato il rapporto di comunicazione atleta-allenatore, per quanto mi riguarda. Passo tanto tempo con il mio coach, quindi è impossibile non avere un rapporto diretto, anzi. Più che altro sui social si condivide qualcosa circa gli allenamenti, in questo modo si possono osservare le sedute altrui e perché no, magari prendere spunto. Non ho una mentalità chiusa e se mi dovesse capitare di condividere qualche allenamento, non avrei alcun dispiacere. Inoltre, con le nuove tecnologie abbiamo la possibilità di fare riprese subacquee e di migliorare gli aspetti tecnici della nuotata. Un bel passo avanti”.
NPC: “Sei reduce dalla 24 ore di Tolentino, ti va di parlarcene?”
NM: “La 24 ore di Tolentino è stata una manifestazione divertente, ho rivisto anche Manuel Bortuzzo, dopo il tragico accaduto. Noi eravamo già molto amici e sono contentissimo di aver condiviso con lui questo momento così bello. Lo scambio di stili tra me e Alessandro Miressi? Imbarazzante (anche se io quella gara l’ho vinta), ma ribadisco: divertente. Evento bellissimo, anche dal punto di vista dei valori veicolati”.
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