Fra i bersagli di Long c'è
Maddison Elliott
(AUS), vincitrice di tre ori e due argenti a Rio 2016, due volte nuotatrice paralimpica australiana dell'anno. Elliott era inizialmente stata riclassificata da S8 a S9 in occasione dei Campionati mondiali di Glasgow nel 2015. In quell'occasione produsse una magra prestazione di 1.25.42 nei 100 dorso, esibendo una debolissima battuta di gambe. In seguito a quella gara fu riclassificata S8, categoria nella quale conquistò la medaglia d'oro in 1.17.93, con un miglioramento di quasi 8 secondi in pochi giorni. In un post sul suo profilo Facebook Long definì quella gara "il più lampante esempio di mistificazione". Elliott oggi ha 21 anni e, dopo essere stata riclassificata S9, ha sostanzialmente concluso la carriera, uscendo dal giro della nazionale.
La battaglia delle classificazioni ha raggiunto il suo zenit in occasione dei Mondiali di Londra. Per mesi Long ha raccolto gli sfoghi degli altri nuotatori, invitandoli a prendere posizione. "Gli atleti mi avvicinavano sul bordo vasca e mi confidavano di essere d'accordo con me. Inizialmente ero dubbiosa rispetto alle mie prese di posizione, ma questo mi ha dato la carica. Sentivo di aver raggiunto un punto di svolta".
Dopo Rio Long confessa di avere pensato più volte al ritiro, ma dice di avere continuato anche solo per mettere a disagio il Comitato paralimpico con la sua presenza e le sue parole.
"Possono voltarmi le spalle, ma non possono revocare le medaglie che ho vinto nel corso della mia carriera. Non possono ignorarmi per sempre".
Secondo Long, IPC dovrebbe prevedere dei controlli a sorpresa, da eseguire quando gli atleti non sono consapevoli di essere sotto osservazione; ritiene anche che i nomi dei vincitori di Tokyo dovrebbero essere evidenziati con un asterisco se in precedenza avevano una classificazione più alta. Afferma inoltre di voler continuare a nuotare fino al 2028 per disputare le Paralimpiadi in casa: a Los Angeles avrà 36 anni, ma è certa di trovare le motivazioni per allenarsi fino ad allora.
"Chiudo gli occhi e mi vedo sul blocco di partenza insieme alle avversarie, e penso che ho ancora parecchio lavoro da fare
(l'espressione originale è più colorita, NdR)
".