Marco Pedoja: "Piscina di Brebbia, bei ricordi. Purtroppo oggi si fatica a investire nell'agonismo"
Il commento dell'allenatore di Nicolò Martinenghi sulla piscina nella quale è cresciuto professionalmente
Apprendiamo dal blog di Stefano Arcobelli su Gazzetta.it che la piscina di Brebbia è stata messa in vendita. Abbiamo chiesto a Marco Pedoja, che nell'impianto lombardo è cresciuto e ha scoperto e valorizzato il talento di Nicolò Martinenghi, un commento e un ricordo.
La mia esperienza presso la piscina di Brebbia si è conclusa oltre un anno fa, quindi non sono in grado di parlare delle motivazioni che hanno portato a questa situazione, che immagino sia l'esito della crisi pandemica prima ed energetica poi.
La mia crescita professionale mi ha portato a seguire altre strade, ma in quell'impianto ho trascorso dodici anni della mia vita e, oltre a incontrare e accompagnare Nicolò nel suo percorso, ho seguito anche Matteo Rivolta e, soprattutto, ho contribuito a creare un movimento che in un piccolo paese di poco più di tremila abitanti ha saputo consolidarsi. Ai campionati assoluti portavamo regolarmente una mezza dozzina di atleti, e oltre il doppio ai criteria giovanili.
Adesso è tutto finito: quale che sarà il destino del centro, appare evidente che non ci sono più le risorse e la volontà per investire nell'attività agonistica e che i ragazzi saranno costretti a sospendere l'attività o a cercare altre strutture. È una situazione che vedo sempre più diffusa a livello nazionale, con i gestori che investono sulle attività più redditizie e considerano l'agonismo un lusso o comunque un costo superfluo. Io spero che questa tendenza si inverta e che le piscine tornino ad essere gestite secondo i principi e i valori del nostro sport che a mio avviso devono rappresentare il motore di un centro sportivo, ma mi rendo conto che in questo momento è difficile.
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