Peaty: "Voglio diffondere il nuoto in tutte le comunità, essere padre mi darà più forza"
Il campione olimpico parla dell'imminente paternità e delle istanze BLM
Adam Peaty sta per diventare padre; la sua compagna Eirianned Munro è di origini nigeriane, così il campione olimpico si è espresso sul tema black lives matter. In un'intervista alla BBC ha dichiarato:
Mio figlio sarà di etnia mista. Voglio che sia giudicato per ciò che farà, non per il colore della sua pelle. Il nuoto è uno sport prevalentemente bianco, perché storicamente non siamo riusciti a raggiungere tutte le comunità. Voglio contribuire a creare un ambiente positivo per le persone, in modo che chiunque possa parteciparvi indipendentemente dalla sua etnia, età o condizione sociale.
In effetti nel Regno Unito i nuotatori black si contano sulle dita delle mani: se la fondista Alice Dearing otterrà il pass per Tokyo, sarà la terza nuotatrice afrodiscendente a difendere i colori dell'Unione Jack alle Olimpiadi, dopo Kevin Burns (Montreal 1976) e Paul Marshall (Mosca 1980). Dice ancora Peaty a Swimming World Magazine:
Le cose devono cambiare. Il nuoto deve trovare un modo per raggiungere tutti cittadini, attirare bambini dai nove ai dodici anni e offrirgli l'opportunità di progredire. Tutti devono potersi mettere alla prova e vedere chi sarà il più veloce.
Peaty racconta poi di come la sua allenatrice Mel Marshall è venuta a sapere della gravidanza:
Eravamo in collegiale in Australia, le ho chiesto se potevamo parlare e lei mi ha detto: "Non ti ho mai visto così serio, hai messo incinta qualcuna?" e io "No! Cioè sì, te lo stavo per dire". Lei era preoccupata che stessi facendo la scelta giusta, così come i miei genitori e i genitori di Eiri. Ma ho 25 anni, sono capace di fare le mie scelte, sono felice e Mel è felice per noi. Ora sono più consapevole e voglio essere un modello per mio figlio.
L'inizio della mia convivenza con Eiri ha coinciso con il lockdown. È stato un periodo terribile per chi ha sofferto, ma per noi è stata una grande occasione per conoscerci meglio. Vivere sotto lo stesso tetto senza interruzione per due mesi ci ha confermato che siamo una grande squadra.
La paternità mi renderà più forte, e sarà straordinario salire sul blocco di partenza sapendo di avere il supporto della mia famiglia. Sto lavorando per raggiungere un nuovo equilibrio. Tutti i più grandi sportivi del pianeta ottengono risultati migliori quando le loro famiglie sono sugli spalti.
Leggi tutto su Swimming World Magazine [ENG]
Ph. ©A.Masini/Deepbluemedia
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