Rachele Bruni: costanza e ambizione per raggiungere i propri obiettivi.
Intervista con l'azzurra del fondo, vicecampionessa olimpica a Rio 2016 nella 10 km.
Periodo di cambiamenti per l'atleta Rachele Bruni , (CS Esercito - Aurelia Nuoto). In un anno che ha messo in ginocchio il mondo sportivo, ci sono stati anche cambiamenti inaspettati tra atleti e importanti riflessioni su obiettivi che si sono allontanati. Ne abbiamo parlato direttamente con lei.
Una nuova guida: Emanuele Sacchi. Ce ne vuoi parlare?
Emanuele mi conosce da quando ho 15 anni mi ha visto crescere durante i collegiali e le varie gare internazionali. Penso sia la scelta migliore visto l'esperienza che ha. Sicuramente ci aiuteremo a vicenda per arrivare all'obiettivo finale.
Cosa non ha funzionato, o cosa è cambiato con il tuo precedente tecnico Fabrizio Antonelli?
Il rapporto con il mio ex allenatore era sempre fatto di alti e bassi. E ci sono state incomprensioni che hanno portato alla chiusura di questo.
La qualificazione olimpica sulla 10 KM e Tokyo che da 2020 è diventato 2021 (forse): in questo momento è difficile programmare, data l’incertezza che si vive a causa di questa pandemia. Ma un percorso, anche se provvisorio e mutevole va tracciato. Quale sarà il tuo?
Si la situazione non è delle migliori. Però la programmazione sarà proiettata per arrivare a Tokyo nella migliore condizione. Visto che per ora sembra che le Olimpiadi le faranno.
Questa situazione di emergenza sanitaria ha sicuramente messo in crisi molti atleti: hai mai avuto dubbi sul futuro del tuo cammino di atleta o la paura di non poter più fare ciò che ami?
Dubbi non li ha messi... però ho pensato che avrei avuto un anno in più rispetto a quest'anno ma il pensiero è subito andato via visto che l'obiettivo da raggiungere non vede età poi se penso al greco che ha vinto la medaglia d'argento a rio nel 2016 aveva 36 anni.
Sei una ragazza che si caratterizza per solarità e grinta: che consiglio ti senti di dare a quegli atleti più giovani, e quindi meno maturi e più fragili agonisticamente parlando, per poter superare questa situazione che il nuoto si ritrova a vivere.
Sicuramente di non mollare è un momento difficile per tutti e piano piano ne stiamo uscendo... penso che se avete un obiettivo da raggiungere con costanza e ambizione riuscirete a raggiungerlo... di non arrendersi alle prime difficoltà .
Anche in questa occasione l'atleta toscana dimostra di essere determinata e di avere ben chiari quali sono i suoi obiettivi. Sicuramente è un esempio di cosa significhi non mollare e non arrendersi alle prime difficoltà. Nella sua disciplina sportiva sicuramente sono caratteristiche indispensabili per arrivare in fondo e raggiungere l'obiettivo. Da parte nostra, il più sincero in bocca al lupo per il suo cammino verso Tokyo.
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