Stefano Raimondi a #Nuotopuntolive: “Il nuoto mi ha fatto rinascere dopo l’incidente, dico grazie a... Mia mamma”
Un recordman per #Nuotopuntolive. Questa settimana, l’ospite speciale della nostra videodiretta è stato il ventiduenne veneto, fresco primatista mondiale dei 50 farfalla S10 (24”87) a metà agosto al Settecolli.
Un recordman per #Nuotopuntolive . Questa settimana, l’ospite speciale della nostra videodiretta è stato Stefano Raimondi, fresco primatista mondiale dei 50 farfalla S10 (24”87) a metà agosto al Settecolli che ha visto impegnate sia le stelle della Fin sia quelle della Finp.
Bello essere tutti insieme ed è stato sicuramente uno stimolo importante per migliorare i miei tempi. Peccato non aver potuto nuotare anche al pomeriggio, perché sui 100 farfalla sentivo il record nelle braccia. I 50 non sono distanza del programma delle Paralimpiadi, ma questo tempo è stata un’ottima indicazione per il passaggio sulla doppia distanza.
Ho iniziato a nuotare tardi perché, come molti miei coetanei, prima ho provato a sfondare nel calcio. Dopo l’incidente, non volevo più tornare in vasca, ma mia mamma mi ha spinto a farlo e devo dire grazie a lei se un anno dopo ero sul podio dei 200 farfalla.
Il mondo paralimpico mi ha colpito perché non mi aspettavo di trovare un livello così alto e, dopo essere diventato il primo azzurro a vincere l’oro ai Giochi del Mediterraneo, ho avuto la fortuna di vivere due splendide esperienze come gli Europei di Dublino 2018 e i Mondiali di Londra 2019. Il momento più bello è stato in quest’ultima occasione: soltanto dopo la nostra vittoria in staffetta, ci hanno detto che con quell’oro avevamo vinto il medagliere. Se l’avessero fatto prima, probabilmente ci saremmo fatti schiacciare dalla pressione.
Tokyo è un sogno che condivido coi miei compagni di allenamenti, tra cui Thomas Ceccon. Lui sogna la prima Olimpiade, io la prima Paralimpiade e sono convinto che in quest’anno in più troveremo stimoli ancora maggiori per toglierci grandi soddisfazioni. Come lui, mi difendo in tante gare, per cui l’obiettivo è di essere competitivo su più fronti possibili.
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