Aggiornamento sul Refugee Olympic Team per Tokyo 2020
Il Comitato Esecutivo (EB) del Comitato Olimpico Internazionale (CIO) ha ricevuto un aggiornamento sul Refugee Olympic Team per Tokyo 2020, il sostegno offerto da Olympic Solidarity al pool di borsisti di atleti rifugiati e il lavoro della Olympic Refuge Foundation (ORF)
Olympic Solidarity sta attualmente supportando 55 di atleti rifugiati, che si stanno allenando nella speranza di competere a Tokyo 2021 quest'estate. Provengono da 13 paesi e sono ospitati da 21 Comitati Olimpici Nazionali (NOC) in tutti e 5 i continenti, in rappresentanza di 12 discipline sportive.
Da Rio 2016, Olympic Solidarity ha investito oltre 2 milioni di dollari a sostegno dei titolari di borse di studio olimpiche per rifugiati che si preparano ai Giochi olimpici.
I borsisti per atleti rifugiati provengono da 13 paesi e sono ospitati da 21 NOC - Australia, Austria, Belgio, Brasile, Canada, Croazia, Egitto, Francia, Germania, Israele, Giordania, Kenya, Lussemburgo, Portogallo, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Trinidad e Tobago, Turchia, Svezia, Svizzera e Regno Unito – e rappresentano 12 sport: atletica, acquatica, badminton, boxe, canoa, ciclismo, judo, karate, taekwondo, tiro, sollevamento pesi e wrestling. Le storie dei 55 titolari di borse di studio per atleti rifugiati possono essere seguite sulle maniglie dei social media del Refugee Olympic Team e sotto gli hashtag #RefugeeOlympicTeam #Tokyo2020 #StrongerTogether #Hope #OlympicRefuge.
Comunicato integrale CIO [ENG]
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