Brisbane 2032. Swimming Australia rinnova l’appello per il National Aquatics Centre
Le federazioni australiane degli sport acquatici unite per la realizzazione del NAC, l'hub nazionale per nuoto, tuffi, pallanuoto e nuoto artistico
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Le federazioni australiane degli sport acquatici rinnovano l’appello per la realizzazione del National Aquatics Centre(NAC) a Brisbane come eredità fondamentale dei Giochi Olimpici e Paralimpici del 2032. Le alternative temporanee attualmente proposte – come piscine mobili in arene esistenti – non lascerebbero alcuna infrastruttura duratura per la comunità e gli sport coinvolti (nuoto, tuffi, pallanuoto e nuoto artistico).
Il progetto del NAC prevede tre nuove piscine, due piattaforme per tuffi e strutture moderne, adiacenti alla Centenary Pool. Il centro avrà una capacità fino a 25.800 posti durante i Giochi, e resterà attivo nel tempo per attività agonistiche, formative e ricreative.
Le federazioni sottolineano che il Brisbane Aquatic Centre è obsoleto e che la Gold Coast avrebbe bisogno di interventi troppo complessi per essere idonea. Il NAC, invece, risponderebbe anche alla domanda crescente della popolazione: in Australia ci sono oltre 2100 piscine pubbliche, spesso sovraccariche e datate.
Secondo il report 2025 della Royal Life Saving Society, 1 australiano su 4 ha difficoltà ad accedere a una piscina pubblica. Il settore ha un impatto sociale annuo di 12,84 miliardi di dollari.
I dirigenti federali – tra cui Rob Woodhouse (nuoto), Alex Newton (tuffi), Tim Welsford (pallanuoto) e Mark Sinderberry (nuoto artistico) – concordano: senza il NAC, si perderebbe un’occasione irripetibile per lasciare una vera eredità alla comunità e trasformare il Queensland in un polo mondiale degli sport acquatici.
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