FMSI. Simposio medico-scientifico sui programmi di screening del rischio di "morte cardiaca improvvisa" nei giovani atleti.
Presso l’Ambasciata d’Italia a Londra. "La certificazione di idoneità sportiva rappresenta uno strumento fondamentale di prevenzione primaria, secondaria e terziaria, contribuendo alla diagnosi precoce di fattori di rischio e patologie minori, con benefici per la salute pubblica e risparmi per il sistema sanitario"
Il 28 gennaio 2025, presso l’Ambasciata d’Italia a Londra, si terrà il simposio medico-scientifico intitolato “Italy and UK pre-participation screening programme from elite to amateur: a common effort to prevent sudden cardiac death in the young”.
L’evento, organizzato dall’Ambasciata d’Italia in collaborazione con la Federazione Medico Sportiva Italiana (FMSI) e il supporto di Lord Polak, riunirà medici dello sport e cardiologi italiani e britannici per discutere i programmi di screening volti a prevenire la morte cardiaca improvvisa nei giovani atleti.
Tra i relatori italiani figurano il Presidente FMSI ed EFSMA, Maurizio Casasco, e i professori Fabio Pigozzi, Alessandro Biffi, Franco Giada e Alessandro Zorzi. Casasco ha evidenziato il successo del modello italiano di Medicina dello Sport, che ha ridotto significativamente i casi di morte improvvisa nello sport a un rapporto di 1 ogni 1,5 milioni, rispetto al 1 ogni 100.000 in altre parti del mondo.
il Presidente FMSI ed EFSMA, Maurizio Casasco: “La certificazione di idoneità alla pratica sportiva ha un grande valore in chiave di prevenzione primaria, secondaria e terziaria, sia nella lotta alle principali patologie non trasmissibili (cardiovascolari, neurodegenerative, oncologiche, metaboliche, etc.), sia perché permette di individuare potenziali fattori di rischio o patologie minori, con evidenti benefici per lo stato di salute e la qualità della vita del singolo e conseguente risparmio per il Servizio Sanitario Nazionale e il sistema assicurativo"".
Il simposio si inserisce nel quadro del Memorandum of Understanding sottoscritto tra Italia e Regno Unito nel 2023, che promuove la collaborazione tra i professionisti medici dei due Paesi.
L’Ambasciatore Inigo Lambertini ha sottolineato l’importanza dell’evento: “Sono orgoglioso che l’Ambasciata d’Italia ospiti questo simposio, poiché il modello italiano di screening può rappresentare un esempio prezioso per il sistema sanitario britannico.”
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