Fondi per lo sport, il blitz di Spadafora
Il ministro avoca al suo dicastero i 250 milioni per le periferie
Non sarà il CONI, e questo si sapeva, ma neppure la neonata Sport e salute a gestire i 250 milioni del fondo Sport e periferie destinati alla realizzazione o al completamento di impianti d’interesse pubblico su tutto il territorio nazionale nel periodo 2019-2025.
La neonata Legge di bilancio 2020 all'articolo 20 precisa infatti che tali somme resteranno nella diretta disponibilità del dicastero guidato da Vincenzo Spadafora. Sarà quindi il ministro Cinquestelle a raccogliere le istanze dei Comuni interessati ai fondi nazionali per costruire o ristrutturare impianti sportivi con destinazione all’attività agonistica nazionale, soprattutto localizzati nelle aree svantaggiate, o al completamento di impianti esistenti con destinazione all’attività agonistica.
Il Fondo finora ha ricevuto un finanziamento di due tranche da 100 milioni l’una. Con la prima sono stati finanziati otto interventi urgenti nelle periferie di Milano, Roma, Napoli e Palermo, e 183 interventi distribuiti sull’intero territorio nazionale con il coinvolgimento di ventisette discipline sportive.
Nessun commento ufficiale da parte di Rocco Sabelli, amministratore di Sport e salute a cui resta il compito di gestire le assegnazioni ai vari Comuni che saranno decise dal ministro.
Ph. ©Pexels
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