Grido d'allarme dalla Fin Piemonte e VdA
... Le piscine vanno aiutate, altrimenti il rischio concreto è quello di una chiusura forzata degli impianti natatori, proprio nell’anno olimpico.
Riportiamo un estratto dall'articolo redatto dall'ufficio stampa del Comitato Regionale FIN del Piemonte e Valle D'Aosta intitolato " Crisi di società e impianti natatori, il bonus della Regione Piemonte e la necessità di interventi dedicati " con alcune riflessioni del Presidente Gianluca Albonico .
Rimarrà aperto fino alle 12 di venerdì 3 luglio il bando “Misure straordinarie per lo sport 2020 - Emergenza Covid 19”, attivo da lunedì 15 giugno e indetto dalla Regione Piemonte per sostenere la ripresa delle attività sportive e la riapertura degli impianti. Come spiegato sul sito della Regione , si tratta di un’erogazione una tantum a fondo perduto, finalizzata alla parziale copertura delle spese correnti sostenute tra il 1° gennaio e il 31 maggio 2020 per l’organizzazione dell’attività e la fruizione in sicurezza delle sedi, degli impianti e delle attività sportive e fisico motorie.
Il provvedimento della Regione Piemonte si aggiunge a quello predisposto nei giorni scorsi dall’ Ufficio per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri. In entrambi i casi l’importo del contributo varia in base a diversi fattori, ma non potrà comunque superare un tetto massimo stabilito.
Nel complesso, si tratta di bonus naturalmente apprezzabili ma purtroppo insufficienti per risolvere la crisi che si sta abbattendo sulle società sportive che gestiscono impianti economicamente dispendiosi come le piscine. « Il presidente della Federazione Italiana Nuoto Paolo Barelli ha recentemente rilasciato un’intervista nella quale ha sottolineato il momento complicato, affermando che ‘molte società andranno in profondo rosso e molti impianti chiuderanno ’» spiega Gianluca Albonico , presidente del Comitato Regionale FIN Piemonte e Valle d’Aosta, « sono preoccupazioni che condividiamo in pieno e ci fanno temere il peggio per tante realtà del nostro territorio ».
Seppur tra varie difficoltà e in tempi diversi, l’attività sportiva è ripartita in numerosi impianti natatori di Piemonte e Valle d’Aosta; in molti casi aiutata dalla bella stagione, che consente di risparmiare sulle spese di riscaldamento. I problemi maggiori si presenteranno però in autunno, quando gli impianti torneranno a richiedere spese di gestione più gravose. A quel punto, i mancati ricavi dovuti alla lunga chiusura dei mesi scorsi e al contingentamento degli ingressi si faranno sentire in maniera insostenibile per le società. Le quali, per questo motivo, vanno sostenute con interventi più mirati e più radicali rispetto a quelli - per quanto rispettabili - già in atto.
« Le piscine vanno aiutate, altrimenti il rischio concreto è quello di una chiusura forzata degli impianti natatori, proprio nell’anno olimpico - prosegue Gianluca Albonico - abbiamo rappresentato questi problemi alle istituzioni e occorre al più presto trovare misure di sostegno dedicate. In altre regioni sono già partiti bandi specifici di sostegno alle piscine. Rinnoviamo la disponibilità di FIN nei confronti di Regione e Comuni proprietari di impianti, per trovare rapidamente soluzioni che consentano agli impianti di rimanere aperti anche in autunno ».
Informazioni sul bando “Misure straordinarie per lo sport 2020 - Emergenza Covid 19” della Regione Piemonte a questo link
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