Lo sport italiano rischia la paralisi?
Alleanze, soldi e colpi bassi: l'approfondimento del Corriere della Sera
La politica è certamente meno appassionante dei risultati agonistici o delle innovazioni didattiche, ma i movimenti tellurici che stanno investendo i vertici dello sport italiano sono destinati ad avere ripercussioni fino alla base, ed è quindi opportuno tenersi aggiornati.
Se vi siete persi gli ultimi sviluppi, il Corriere della Sera pubblica un riassunto molto efficace a firma Daniele Dallera: da un lato Giovanni Malagò (nella foto), dall'altra Rocco Sabelli, l'amministratore della neonata Sport e Salute SPA, che ha preso il posto e il controllo della ricca dotazione (circa 500 milioni di euro) della vecchia CONI Servizi, sotto il controllo diretto della presidenza del consiglio. In mezzo il neo Ministro dello sport Vincenzo Spadafora e le principali federazioni, FIN del presidente Paolo Barelli compresa, compatte nell'appoggiare Sabelli.
AGGIORNAMENTO
Con un comunicato congiunto condiviso nella mattinata di oggi, CONI e Sport e Salute hanno deciso oggi, a conclusione dell’incontro presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, di istituire un tavolo permanente di collaborazione per giungere, entro il prossimo 31 ottobre , alla firma del Contratto di Servizio che regolerà i rapporti fra le parti.
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